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28/01/2010

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PRESEPI STORICI: CELENZA AL SECONDO POSTO

Clicca per Ingrandire E’ stato premiato col secondo posto il presepe con cui Celenza Valfortore ha partecipato a “Natale in casa Daunia” (foto del titolo; ndr), il concorso organizzato dalla Provincia di Foggia per promuovere il patrimonio di storia e cultura rappresentato dai paesi dei Monti Dauni. Meglio di Celenza ha fatto soltanto Casalnuovo Monterotaro, mentre il terzo gradino del podio è andato a Celle San Vito. La cerimonia di premiazione si è tenuta lunedì sera. 25 gennaio, a Foggia, nella Sala Tribunale di Palazzo Dogana.

“Sono onorato di ritirare questo premio - ha dichiarato il sindaco Francesco Santoro (foto 1 sotto) accanto al vicepresidente della Provincia Billa Consiglio e all’assessore provinciale al Turismo Nicola Vascello. - Il concorso cui abbiamo partecipato è importante perché mette insieme il meglio dei Monti Dauni, le eccellenze di un territorio che merita di essere scoperto e che le nostre comunità stanno cercando di valorizzare e promuovere facendo sistema, creando un network di eventi come questo capaci di gettare una nuova luce sulle straordinarie potenzialità del territorio”.

La giuria del premio ha riconosciuto al presepe di Celenza un alto valore storico e il merito di essere stato collocato in un luogo, la chiesa di San Francesco, restituito alla sua originaria bellezza dopo i danni arrecati dal terremoto del 2002. L’opera presepiale, anch’essa danneggiata dal sisma, è stata interamente realizzata tra il 1927 e il 1932 dal Canonico Giulio Perillo ed è stata ripresentata arricchita da diversi elementi che richiamano mestieri e tradizioni del paese.

Per dare un giudizio sui presepi, la giuria ha tenuto conto di venti parametri riguardanti: tecnica di realizzazione, originalità dell’opera e sua capacità di mettere in evidenza usi e costumi delle tradizioni di ciascun paese. Alla seconda edizione del concorso, oltre ai tre premiati, hanno partecipato altri 14 Comuni: Accadia, Bovino, Candela, Deliceto, Faeto, Lucera, Mottamontecorvino, Orsara di Puglia, Panni, Pietramontecorvino, Roseto Valfortore, San Marco la Catola, Sant’Agata di Puglia e Volturino.


LA SCHEDA = Ci son voluti sei anni e dieci mesi alla chiesa di San Francesco per tornare a essere la casa dei fedeli di Celenza Valfortore. Restauro e ristrutturazione, dopo l’inagibilità causata dal terremoto del 2002, sono stati ultimati l’estate scorsa e la cittadinanza ha potuto riappropriarsi dell’edificio sacro il 12 agosto 2009. Per questo motivo l’allocazione del presepe storico all’interno del tempio ha segnato anche simbolicamente la rinascita della chiesa di San Francesco. Il 31 ottobre 2002 il terremoto danneggiò gravemente 111 abitazioni. Rimasero senza tetto 54 nuclei familiari. Furono danneggiate tutte le chiese del borgo.

Per oltre quattro anni, messe matrimoni battesimi e funerali furono celebrati in un garage ricavato da un locale sottostante la centralissima piazza Malice. Nella chiesa di San Francesco, oggi completamente recuperata, le scosse telluriche fecero crollare parti della volta. San Francesco conserva un portale del 1522 proveniente dall'annesso convento. Oltre all'enorme valore affettivo che i circa duemila abitanti del paese attribuiscono alle loro chiese, questi antichi templi della fede rappresentano gran parte del patrimonio storico, artistico e architettonico di Celenza Valfortore.


 Uff. Stampa Comune Celenza V.

 

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