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19/01/2010

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LA FORZA DELLA CONDIVISIONE

Clicca per Ingrandire Ci eravamo lasciati con la comunicazione della giornata a Vico del Gargano dedicata al Turismo dal titolo “Gargano R-Evolution”. Oggi, a distanza di qualche giorno dall’evento, proviamo a raccontarne le sensazioni scaturite da questo incontro pubblico che ha visto la forte partecipazione sia degli operatori turistici (pervenuti da tutte le località del Gargano), sia dei politici sensibili al territorio, sia della parte sociale, rappresentata in larga parte dall’Associazionismo Garganico, che proprio in questo giorno maturava il primo anniversario di condivisione sui temi sensibili al territorio.

Perché abbiamo atteso qualche giorno per il nostro comunicato? Nella consuetudine, ci stavamo apprestando a pubblicare il nostro articolo “a caldo”, ma le stesse linee guida dell’evento, cioè ascoltare gli altri, concedendo i fatidici “3 Minuti” a tutti, ci hanno suggerito di attendere e ascoltare ancora, cosa che in questi giorni una discussione attraverso i media (web e stampa) ha confermato un interesse comune sul tema da noi proposto: IL TURISMO.

Come è andata? Le impressioni e le sensazioni sembrano positive, l’auditorium era gremito e la partecipazione a intervenire è stata costante, al ritmo dei 3 minuti. Gli interventi, moderati dal giovanissimo Emanuele Sanzone, 19 anni di Cagnano Varano (Associazione “Schiamazzi”; ndr), sono stati scorrevoli e resi accattivanti dal “count down” che scandiva il tempo concesso, alternando operatori turistici, politici e parte sociale in modo sistematico. Mentre l’apertura dell’incontro, oltre ai saluti di rito, ha visto protagonista la presentazione del “Comitato in Difesa del Mare”, ben rappresentato nelle parole del suo presidente Michele Eugenio Di Carlo.

Ma qual era per noi il senso di questi “3 Minuti”? Non certamente di pensare che potevano bastare 3 minuti per dire cose così importanti, ma sono indubbiamente bastati per comprendere l’interesse che c’è intorno al nostro Gargano e al Turismo. Sono bastati per dare un esempio di alta condivisione e apertura al tema Turismo anche in forma sociale. Sono bastati per vedere forse per la prima volta politici, operatori e parte sociale provare a dialogare alternandosi, ognuno con la propria idea rigorosamente legata ai 3 minuti. Cittadini, operatori turistici, politici… per tutti è stato lo stesso.

Dai commenti letti c’è chi invece voleva trovare tutto il senso dell’incontro proprio nei 3 minuti espressi da ciascuno, ma non poteva essere così. La cosa che per noi aveva più senso è di provare a mettere insieme più parti interessate attraverso un metodo chiaro, trasparente, libero, simbolicamente rappresentati da quei 3 minuti, una sorta di “prove tecniche di discussione”, null’altro che questo, per restare umili, perché così è nata la forza dell’Associazionismo un anno fa, creando uno “spazio zero” dove tutti abbiamo parlato, dove il motivo dell’incontro era solo di conoscerci e vedere se c’erano sensibilità all’ascolto.

Del resto quante volte abbiamo visto carrozzoni con tanto di linee guida, primi attori dietro i secondi, e via via, quante volte abbiamo urlato che nel Gargano non si riesce a coordinarci. Quindi, niente di così speciale o originale: abbiamo solo riproposto lo stesso modello dello scorso anno, con metodi diversi e questa volta allargandoci al mondo degli operatori turistici e rappresentanti delle istituzioni.

Ma continuiamo con le perplessità di qualcuno che, seppur gradendo molto la serata, ha lamentato “la mancanza di sintesi”. Ok, ci ripetiamo: non c’era nessuna linea guida prevista, nessuno che preventivamente volesse già “lanciare l’idea”, nessuno che attendeva al varco qualcuno per mettersi già lì al timone indicando strade e percorsi. Questo perché (forse) non si è capita quale possa essere la vera rivoluzione per il Gargano.

Proviamo a spiegarci meglio. In questi giorni abbiamo letto anche di analisi e fotografie del territorio ben delineate, puntuali, interessanti ma poi, al di là del fatto che abbiano creato interesse intorno al Turismo, cosa altro resta? Cioè, vogliamo ancora pensare che nel Gargano ciò che manca è qualcuno che sappia ben fotografare il territorio e analizzarlo indicando ciò che è da fare e ciò che non lo è? No, non la pensiamo così, poiché di persone che hanno fatto “ottime analisi” ne abbiamo avute già 40 anni fa. Vincenzo D’Onofrio, chi lo conosce? Bene, questo signore ha scritto un piano territoriale turistico nel 1970 e se domani qualcuno ci dicesse di ripartire dai suoi scritti, personalmente ci sentiremmo 20 anni avanti.

Non dimentichiamo neanche Carlo Nobile, che ci riprovò 8 anni fa a scrivere una nuova pagina col sistema turistico del Gargano, e prima di lui il dott. La Marca che diede un notevole slancio all’economia del turismo coi suoi mandati istituzionali a Vieste, mentre prima e dopo di lui, fino ai nostri giorni, è Ninì Delli Santi che ha sempre dato notevoli spunti e analisi territoriali, certamente la persona più preparata ad analisi turistico-sociologiche. Molte volte Ninì è stato considerato un profeta, altre volte un sognatore, ma personalmente crediamo sia solo una persona preparata in materia che ha saputo indicare le direzioni future, sebbene mai troppo riconosciute dagli altri nei meriti.

Il punto è: in questa nuova fase, occorrono davvero queste buone analisi, la preparazione, la conoscenza, le giuste strategie, se poi nessuno o pochi le ascoltano, le seguono? A cosa serve la ricetta se non abbiamo gli ingredienti? Ecco il senso dei nostri “3 Minuti”, cercare cioè i giusti ingredienti, apprezzarne semmai solo il sapore, cercare di comprendere quali possano aiutare per fare il piatto migliore, più gustoso. Comprensibile che lasciarsi dopo aver tastato alcuni ingredienti non sarà il massimo della sintesi, ma a qualcuno forse è sfuggito che abbiamo registrato tutto, attraverso i questionari, gli audio e i video. Noi crediamo fortemente che sia questa la grande rivoluzione, non le analisi “perfette” ma LA CONDIVISIONE.

Cosa si vorrebbe fare quindi? Nel tempo di qualche settimana chiamare tutte le persone che hanno partecipato (quindi operatori, istituzioni, associazioni) chiedendo loro se vorranno partecipare al primo Tavolo di Consulta sul Turismo, non negando una sedia a chiunque vorrà partecipare. Con quali accortezze? Semplice: non lasciando spazio a nessun primo o secondo attore, a nessuno che penserà di sedersi considerandosi un guru piuttosto che un inesperto, a nessuno che dovrà portare il proprio peso, il proprio io o ciò che rappresenta (consorzi o organizzazioni), a nessuno col suo peso politico, a nessuno che non abbia innanzitutto un amore espresso verso questo territorio. Tutti invece in rappresentanza di se stessi, con le proprie competenze, coi propri ruoli.

Un “luogo”, per spiegare, dove non ci saranno sedie in prima e in seconda fila, ma nel caso un tavolo più grande, con una sedia in più per chiunque desidererà sedersi e portare valore aggiunto. Un posto (forse) dove non abbiamo ancora provato a sederci tutti insieme e ragionare per il nostro turismo, per il nostro Gargano. Sarà il tempo, l’impegno di ciascuno, la volontà e le buone idee a dire chi saranno i primi e i secondi attori… e solo per scelta di questi ultimi. Nessuno pensi di venire a portare la sua lezioncina, mentre tutti si potranno sentire liberi di portare le loro idee e continuare con le “prove tecniche di condivisione”.

Concludiamo rispondendo a “quei pochi” che hanno voluto alludere a una passerella politica. In un nostro intervento di quella sera, a un certo punto abbiamo detto: “Per il mio Gargano vorrei 100 sindaci come D’Anelli, 100 sindaci come Squeo, 100 assessori come Vascello, 100 onorevoli come Cera… Ora qualcuno mi spiegasse cosa c’è di politico in questa affermazione, considerando la loro appartenenza a partiti opposti. C’è MOLTO DI GARGANICO INVECE. Non facciamo confusione. Anzi, visto che siamo in tema, vorremmo proprio sapere che fine hanno fatto tutti gli altri politici invitati, con una nostra lettera a cuore aperto, i quali non si sono nemmeno preoccupati di rispondere, quando poi avrebbero avuto la stessa accoglienza di tutti gli altri.

Ma mettiamo pure la discussione sul politico, visto che a qualcuno piace: chi dovremmo votare noi del Gargano? Chi è venuto e ci ha dato rispetto e considerazione, o chi se n’è fregato di un anno di Associazionismo non trovando nemmeno il tempo per una telefonata o due righe? Oltre all’onorevole Angelo Cera, erano presenti i sindaci Costantino Squeo (San Nicandro Garganico) e Carmine D’Anelli (Rodi Garganico), il sindaco Luigi Damiani, Michele Pupillo, Matteo Cannarozzi De Grazia, Nicolino Sciscio (Vico del Gargano), l’assessore Annamaria Agricola (Ischitella), l’assessore Vincenzo De Nittis (Peschici), l’assessore provinciale Nicola Vascello, il consigliere Raffaele Vigilante, il consigliere regionale Giannicola De Leonardis.

Mentre abbiamo ricevuto solidarietà da parte del presidente del Parco, che purtroppo ci comunicava la sua impossibilità per impegni precedentemente presi. Giandiego Gatta ci ha chiamato quattro volte. Stessa cosa con Nicola Rosiello, assessore di Vieste, fino all’ultimo ci ha contattato per provare a raggiungerci, ma anche lui impossibilitato. A questo si aggiungono i saluti dell’assessore Lauriola di Monte Sant’Angelo, scusatosi di non poter raggiungere Vico per via di altri impegni, mentre non sappiamo se registrare la presenza del consigliere Ruo, considerato che se n’è rimasto all’entrata, a fare un po’ di chiacchiere da bar.

Gli altri dov’erano? Cosa gli ha fatto credere che potevano snobbarci così dopo avergli dimostrato la massima attenzione? Forse è questa gente che dovremmo votare? Dopo che da un anno ci stiamo impegnando su tanti temi sociali e loro neanche rispondono? La prossima volta che li inviteremo, nella lettera metteremo anche un euro, così la telefonata gliela paghiamo noi.

Gaetano Berthoud

 garganonews

 

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