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11/01/2010

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CHITARRA BATTENTE SHOW

Clicca per Ingrandire Terminata la mostra "La chitarra battente nella tradizione musicale del Gargano" (foto del titolo di Alfonso Toscano, costruttore e titolare del sito www.alfonsotoscano.it; ndr) che chiude positivamente, con largo consenso di pubblico e di critica alla presenza delle più importanti testate giornalistiche e televisive, il primo step durato cinque giorni di un progetto di più ampio respiro dedicato alle “Tarantelle del Gargano”, quale bene immateriale da candidare all’Unesco. Organizzata dal Club Unesco di Foggia, con la collaborazione della Provincia dauna, la kermesse si è aperta il 5 gennaio con l’inaugurazione, nella prestigiosa Sala del Tribunale di Palazzo Dogana, della mostra curata dall’etnomusicologo Salvatore Villani, direttore del Centro Studi Tradizioni Pugliesi, sintesi di una trentennale ricerca sullo strumento in area garganica (foto 1 sotto, terzo da dx; ndr).

La mostra, che ha visto l’esposizione di una ventina di strumenti, anche ottocenteschi, è stata articolata in quattro sezioni: un profilo storico comprendente documenti e testi letterari, testimonianze orali, materiali sonori e iconografici; i centri di costruzione del passato e del presente; la classificazione tipologica e la descrizione delle chitarre battenti; il repertorio connesso allo strumento e il confronto con altre tradizioni similari. Sul bancone adiacente, gli espositori Rocco Cozzola di Carpino e Gabriele Orlando di Rignano Garganico (foto 2 e 3) hanno realizzato una dimostrazione pratica della costruzione dello strumento con l’uso di forme ed utensili adeguati.

La sera stessa dell’inaugurazione è stato realizzato al Teatro del Fuoco, uno spettacolo dal titolo “Tarantelle che... passione”, con esecuzioni musicali, letture e proiezioni video (foto 4). In un teatro stracolmo di spettatori, amanti delle memorie autentiche della nostra terra, sono state messe a confronto tradizione, riproposizione e innovazione delle tarantelle garganiche. Ad apertura dello spettacolo c’è stata l’esibizione delle “Cantatrici di Ischitella” (foto 5), che hanno fatto conoscere un meraviglioso repertorio di canti della tradizione polivocale garganica appreso durante i lavori campestri.

A seguire il gruppo “Li Ariarule” (che in dialetto garganico significa i lavoratori dell’aia - foto 6), che ha riproposto fedelmente le tarantelle di San Nicando Garganico, San Marco in Lamis, Rignano Garganico, Carpino e Monte Sant’Angelo, e infine il gruppo Sud Folk (foto 7), formato da giovani di Monte Sant’Angelo, che hanno riletto le tarantelle garganiche con un linguaggio musicale più innovativo e più vicino alla sensibilità odierna.

A metà serata, è stata consegnata dal presidente del Club Unesco di Foggia Floredana Arnò e dal vicepresidente della Provincia di Foggia Maria Elvira Consiglio una targa di riconoscimento ai carpinesi Rocco Cozzola (foto 8), il più anziano costruttore di strumenti musicali, e Antonio Piccininno (foto 9), il novantaquattrenne cantore di Carpino, che ha deliziato coi suoi sonetti il pubblico presente in sala.

“Questi cinque giorni - ha ricordato il presidente del Club Unesco Arnò, sono solo l’inizio di un lungo percorso volto a promuovere nei prossimi due anni una serie di iniziative finalizzate alla costituzione di un dossier per proporre la candidatura delle “Tarantelle del Gargano” alla Commissione Unesco quale Bene Immateriale del Patrimonio Mondiale. Tali iniziative prevederanno concerti, mostre, manifestazioni, attività formative per i giovani, stages su arti e mestieri tipici, pubblicazione di ricerche etnomusicologiche ed etnocoreologiche.

Un progetto, cui ha aderito con entusiasmo anche l’Amministrazione Provinciale. “Per il Gargano e l’intera provincia di Foggia - ha sottolineato Maria Elvira Consiglio, vicepresidente della Provincia - si tratta di una sfida molto importante per lo sviluppo civile, economico e turistico, in quanto l’auspicato riconoscimento della tarantella garganica come patrimonio immateriale dell’umanità rilancerà la tradizione e la vocazione del Gargano come ‘crocevia del mondo’ offrendogli una consacrazione internazionale”.

Angelo Del Vecchio


 Garganopress.net

 

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