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15/12/2009

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FRESCHI IN LIBRERIA

Clicca per Ingrandire “CIUCQUETTE” = L’Associazione Cantori di Monte Sant’Angelo, ad un anno dalla scomparsa del cantore Michele Totaro “Ciucquette”, pubblica un libro+cd audio, curati da Peppe Totaro (leader dei Tarantula Garganica), Giovanni Notarangelo (cantore di Monte Sant’Angelo) e Pietro Salcuni (docente). Il motivo che ha indotto un gruppo di amici ad approntare una documentazione grafico-sonoro-visiva, è stato uno solo: omaggiare una persona che tutti avrebbero voluto incontrare e con lui intrattenersi. Questi è Michele Totaro venuto a mancare il 3 fennaio 2009 all’età di anni 87.

Il cd allegato al libro è per la maggior parte frutto delle registrazioni effettuate negli ultimi mesi di vita di Michele, contemporaneamente alla preparazione dei brani dei due cd dei Cantori di Monte Sant’Angelo dal titolo “All’use antiche” e “Nfanne ‘nfanne”. I dialoghi riportati sono stati fedelmente tradotti per permettere a quanti non avessero dimestichezza col dialetto montanaro di poterli cogliere e apprezzare con più facilità. Nei racconti, i personaggi (Don Nicolë, mbé Matté, Banchirë, Cumbé Vetuccë) sono realmente esistiti e averli “riesumati” con garbata ironia rendono “Ciucquette” un narratore trasgressivo ma rispettoso.

Michele Totaro, il più grande interprete della tradizione musicale di Monte Sant’Angelo, già da tempo aveva ridotto le sue esibizioni pubbliche ma, quando ha saputo che si era costituito un gruppo che aveva come finalità la rivalutazione dei canti garganici, in particolar modo i montanari, che rispecchiavano uno stile a lui consono, non ha esitato ad accettare l’invito e dare il suo prezioso e insostituibile contributo. I suoi aneddoti, le sue esternazioni, i suoi accenni a motivetti della passata gioventù, sono la sintesi significativa del personaggio.

Il lavoro sarà presentato a Monte Sant’Angelo sabato 19 dicembre alle 19, nell’Auditorium “Le Clarisse” in Piazza De Galganis. Per info: www.myspace.com/cantorimontesantangelo - cell. 340 2280861

(fuoriporta.info)


GIANNONE = A distanza di un mese dalla presentazione degli Atti del Convegno Nazionale sulla “Formazione Umana e culturale di Pietro Giannone”, svoltosi a Foggia a cura del prof. Giuseppe de Matteis, al quale partecipai, mi chiedevo: “Come mai nessun ischitellano, fatta eccezione per Padre Ciro Cannarozzi con la pubblicazione “I primi 18 anni di vita di Pietro Giannone”, ha mai pubblicato un’opera su di lui?”.
Una mancanza per Ischitella alla ricerca dell’atto di nascita e di battesimo. A colmare
questa lacuna culturale, con piacere, ho appreso recentemente che ci ha pensato un nostro concittadino, don Francesco Agricola, amico nonché docente in pensione di materie umanistiche negli Istituti Superiori Statali del Gargano.

Quando mi ha chiesto la collaborazione alla prima parte del libro "Cenni storici sulla vita e le opere di Pietro Giannone: La Istoria Civile e il Triregno", non ho avuto indugi. Il metodo adottato dall’autore di dividere il libro per date cronologiche è sicuramente utile per il lettore che memorizza la continuità degli anni vissuti dal Giannone e nello stesso tempo mette in risalto i fatti realmente accaduti. Inoltre molti particolari inediti al sottoscritto e ai lettori, come la lunga odissea di fuga e persecuzioni unitamente al figlio Giovanni, i contrasti avuti col fratello Carlo, avvocato, e con la compagna Elisabetta Angela Castelli.

Sarebbe troppo lungo elencare la serie di particolari inediti contenuti nell’opera. Mi limito a sottolineare che il nostro illustre Concittadino, anche se perseguitato nel corso della vita, conobbe momenti di grandi soddisfazioni e attestati di stima. Anche quando fu fatto prigioniero dai suoi nemici e traditori per amore delle sue verità, ebbe il coraggio di scrivere e denunciare le ingiustizie subite nel carcere in cui era detenuto. Altrettanto felice è il riassunto delle sue maggiori opere...

Quindi, un “grazie” da me, da tutti gli Ischitellani e gli studiosi di questo grande Uomo va a don Francesco Agricola, aperto sempre alle ricerche storiche, a differenza di qualche altro arroccato alla tradizione, con l’augurio che questa fatica sia di sprone per lui e quanti vogliano ancora continuare a studiare il nostro illustre Storico e valorizzarlo nel nostro paese con la creazione di un Museo «Giannoniano».

Giuseppe Laganella


 Comunicati stampa

 

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