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27/11/2009

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IL “CLASSICO” A MANFREDONIA, NON UN ACCORPAMENTO

Clicca per Ingrandire Il sindaco di Manfredonia Paolo Campo interviene sulla vicenda del Liceo Classico “Aldo Moro” i cui studenti sono in agitazione opponendosi al trasferimento della scuola che l’Amministrazione provinciale di Foggia, da cui tutti gli istituti secondari superiori dipendono, ha in animo di effettuare per destinare quella sede ad altri discutibili usi. Una destinazione che vedrebbe peraltro quel liceo accorpato con altra scuola.

“Il Liceo classico di Manfredonia - rileva il primo cittadino - viene fuori da un periodo di declino soprattutto per l’assenza di elementi certi in ordine alle soluzioni strutturali per il futuro, l’assenza di adeguati spazi per la didattica, che avevano prodotto anche una certa disaffezione nella città. Oggi vi è un corpo docente che ha preso coscienza di questo stato di cose. Siamo oramai in piena controtendenza visto il numero crescente delle iscrizioni”.

Affermato che “il liceo classico è un immenso patrimonio culturale della città”, Campo evidenzia come “in un periodo storico in cui tutti dicono di ritenere che la cultura costituisce la vera risorsa da giocarsi per il futuro, non possiamo trascurare ciò che abbiamo. La qualità dell’offerta formativa della città passa attraverso il rilancio del liceo. Oggi prendiamo atto che non esistono soluzioni alternative certe in ordine alla diversa ubicazione dell’istituto. La Provincia di questi tempi non sarà in grado di finanziare la realizzazione di un nuovo plesso scolastico. Già quanto fatto dalle precedenti amministrazioni – aggiunge, - cui mi sono onorato di appartenere, per la costruzione del nuovo polivalente è stato un mezzo miracolo”.

La prospettiva praticabile indicata dal sindaco è “ristrutturare e potenziare l'immobile esistente che, se dedicato interamente e senza ambiguità alla scuola, può essere la soluzione per l’avvenire. Non serve - annota - l’impiego di risorse finanziarie rilevanti. Il Comune è pronto a fare la sua parte. Immaginare accorpamenti presso altri plessi scolastici è pura follia, vuol dire togliere prospettiva a una scuola che invece deve crescere”.

Un impegno che Campo assume anche oltre il mandato di sindaco di Manfredonia. “Mi batterò - dichiara - quale consigliere provinciale, assieme ad Antonio Prencipe, Antonio Angelillis e Vincenzo Balzamo, per mettere al centro della discussione pubblica e politica, cittadina e provinciale, il futuro e la crescita dell’istituto: Manfredonia - afferma - ha bisogno di un grande liceo classico, non di utilizzare la scuola per far quadrare i numeri e far fronte acriticamente agli accorpamenti previsti dalla legge. Devo ringraziare gli studenti del liceo, che con la loro civile ma efficace protesta hanno acceso un faro su una vicenda che ho colpevolmente trascurato, per quanto il Comune non mantenga competenze dirette sulla questione.

“La situazione strutturale è al limite della intollerabilità - conclude. - Si deve pertanto intervenire subito con misure tampone e programmare il futuro assumendo scelte chiare e definitive. Chiederò ai rappresentanti del governo provinciale di effettuare un sopralluogo presso l’immobile, convinto che la grande sensibilità umana prima che politica del vicepresidente della giunta, nonché assessore alla pubblica istruzione Billa Consiglio, garantirà una netta inversione di rotta”.

 Ufficio stampa e comunicazione Comune di Manfredonia

 

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