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14/08/2009

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ACQUA: LE IRE DI VASCELLO

Clicca per Ingrandire “Chi non è in grado di controllare i propri impianti è giusto che vada a casa” è lo sfogo con cui l’assessore al Turismo della Provincia di Foggia e commissario dell’Azienda di Promozione Turistica, Nicola Vascello, ha voluto commentare la vicenda della riduzione di erogazione idrica sul Gargano da parte dell’Acquedotto Pugliese (Aqp). “E’ grottesco constatare - ha proseguito Vascello in un intervento su Ondaradio - che i cittadini garganici siano ancora considerati come i sudditi dell’impero britannico, dove anche l’acqua sembra essere una concessione”.

In merito agli allacciamenti abusivi alla rete idrica che hanno motivato, secondo quanto dicono all’Aqp, la riduzione dell’erogazione, l’assessore ha dichiarato che è giusto interrompere e perseguire tali attività malavitose ma, al tempo stesso, non si deve far ricadere su ignari e onesti cittadini del Gargano responsabilità da ricondursi all’incapacità di vigilare sulla sicurezza e sulla tutela dei propri impianti. “E’ come se nella mia azienda non vigilassi, subissi dei furti e pretendessi dai miei clienti il pagamento per intero della merce che mi è stata sottratta”.

Sulla questione è intervenuta anche la collega di Vascello in Regione Puglia, Magda Terrevoli. “Sono certa - ha dichiarato - che le autorità preposte faranno piena luce sulla questione, regolarizzando l’erogazione razionata di acqua secondo le esigenze del territorio proprio in questo periodo di maggiore affluenza turistica. Per quanto riguarda gli eventuali disagi avvertiti dai turisti, mi risultano essere sotto controllo grazie al servizio di accoglienza effettuato dall’Azienda provinciale di promozione turistica di Foggia e dagli uffici Iat di Vieste e Peschici che con impegno e professionalità - ha concluso - esercitano la migliore assistenza al turista che sceglie la Puglia, quale meta delle proprie vacanze”.

Nicola Vascello lancia un monito anche a quei mezzi di informazione che hanno usato espressioni non attinenti alla realtà. “Descrivere un territorio assetato - ha puntualizzato - dove i turisti non possono fare le docce vuol dire ingigantire il problema e danneggiare lo sforzo delle centinaia di imprenditori e dei diecimila addetti del comparto turistico garganico che, numeri alla mano, risulta essere la più grande industria pugliese. Il problema esiste, è inutile nasconderlo - ha aggiunto, - ma è giusto circoscrivere la totale mancanza di acqua solo a un paio di ore al giorno e limitatamente ad alcuni quartieri dei centri storici di Vieste e Peschici”.

“Testate giornalistiche di rilevanza nazionale e regionale dovrebbero essere più accorte nel preparare titoli di articoli che descrivono un problema di portata di gran lunga minore di quello che si lascia intendere perchè - ha concluso - si rischia di generare un effetto negativo per un comparto turistico che gode anche dei grandi flussi dall’interno della regione”.

Sandro Siena

 OndaRadio

 

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