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13/08/2009

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ACQUA: SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO?

Clicca per Ingrandire La riduzione della pressione nell'erogazione dell'acqua in diversi Comuni del Gargano Nord, decisa da Acquedotto pugliese in seguito ad allacci abusivi, è stata al centro della riunione di oggi tenuta alle 11.30 nella Prefettura di Foggia. L’aveva promesso e ogni promessa è debito. Stiamo parlando di Fabiano Amati, assessore regionale pugliese alle Opere pubbliche, che ha posto la questione su un tavolo problematico col viceprefetto vicario Michele Di Bari, i rappresentanti di enti locali e forze dell'ordine, nonché della società idrica.

“Sono a Foggia per riportare l'acqua sul Gargano. Monitoreremo le reti delle condotte urbane riportando la pressione ai livelli ordinari” ha dichiarato dopo aver espresso ieri, mercoledì, il suo “raccapriccio” dovendo “riscontrare ogni anno che, a causa di furti d'acqua operati a monte delle condotte di distribuzione urbana e in concomitanza con un altissimo quanto ovvio consumo legale d'acqua, l’Acquedotto sia costretto a limitare la pressione d'erogazione dell'acqua, generalmente nelle ore notturne, per consentire il riempimento a livelli di sicurezza dei serbatoi di accumulo per scorte”.

Livello che in queste ore sta aumentando, ha assicurato il responsabile della comunicazione dell' Acquedotto Pugliese, Vito Palumbo, “grazie a una diminuzione dei prelievi abusivi. Questo fa ben sperare”. Il risultato positivo si è raggiunto grazie a un sistema di telecontrollo che sta consentendo all’Aqp il monitoraggio della situazione e il pronto conseguente intervento.

Impensabile, per Amati, che “il disagio di cittadini e turisti dei Comuni garganici nello svolgimento delle normali e quotidiane attività di vita, sia provocato da condotte delittuose, incivili, operate da soggetti che vivono fianco a fianco con loro, senza scrupoli e senza un minimo di educazione a vivere in una comunità”. Ovvio l’invito alle forze dell'ordine a vigilare, incentivando i controlli e cercando di porre fine ad atti delittuosi (il prelievo abusivo da sfiatatoi e valvole di sfogo) che si ripetono ormai da anni. Ciò che maggiormente sconcerta, comunque, è che si sia arrivati a questi estremi e non si sia intervenuto prima, ben sapendo cosa stava succedendo.

 Redazione

 

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