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27/07/2009

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ALBERONA PREMIA I POETI

Clicca per Ingrandire Remo Fasani, poesia edita, e Claudio Angelini, inedita, sono i vincitori della quarta edizione del Premio Internazionale di Poesia “Borgo d’Alberona”. Premiazione il 23 agosto nell’ambito della cerimonia che ogni anno, dal 2006, porta nel “paese delle fontane” i migliori poeti tra coloro che compongono in lingua italiana le loro liriche.

Remo Fasani, 77 anni, è nato a Mesocco, Cantone dei Grigioni (Svizzera), dal 1962 al 1985 docente di lingua e letteratura italiana all'Università di Neuchâtel. La sua prima raccolta di poesie arriva a solo 25 anni. Si dimostra immediatamente autore di vivo talento. Vince il “Borgo d’Alberona” con la raccolta “Sogni” edita da Book.

Ancora più noto è il vincitore della sezione “inedita”: Claudio Angelini, giornalista Rai e scrittore italiano. Nato a Roma il 29 marzo 1943, è presidente della Società Dante Alighieri a New York, presidente emerito RAI Corporation e notista politico dell'ufficio di corrispondenza Rai dagli Stati Uniti. Nel 1978 annunciò agli italiani il ritrovamento dell'auto col cadavere di Aldo Moro.

Nella sezione della poesia edita, sugli altri due gradini del podio si affermano Alberto Bertoni e Giusi Verbano. Per le liriche inedite, invece, secondo posto ad Antonio Spagnuolo e terzo a Carmen de Mola. Segnalazioni speciali di merito per le due sezioni del premio a Francesco Scaramozzino, Isabella Scalfaro, Aggeo Savioli, Giovanni Caso, Franco Fiorini e Maria Teresa Savino.

All’edizione 2009 hanno partecipato 171 poeti, 78 per le poesie edite e 93 per le inedite. In quattro anni, al premio di poesia “Borgo d’Alberona” hanno partecipato complessivamente 600 poeti provenienti da 20 nazioni diverse. Le opere edite e inedite sottoposte al giudizio della giuria sono state complessivamente oltre mille. Il Premio è stato istituito per valorizzare la vocazione poetica e letteraria di Alberona. A Giacomo Strizzi, poeta alberonese, Pier Paolo Pasolini dedicò parole di profonda ammirazione: “Il suo è un temperamento lirico di alto valore: la sua produzione è forbitissima ed è piena di genialità e inventiva".

Giacomo Strizzi, insegnante elementare scomparso nel 1961, ha rappresentato l’espressione più alta della tradizione letteraria di Alberona. Ma la vocazione poetica di questo piccolo paese della Capitanata ha avuto anche un altro grande interprete: Vincenzo D’Alterio, che dalla sua casa affacciata sul corso principale del paese muoveva lo sguardo verso viuzze e colline nutrendo la propria ispirazione.

La tradizione lirica di Alberona, alla quale Camillo Civetta e la Società di Storia Patria hanno dedicato un’antologia, non è una leggenda né una virtù legata a pochi alberonesi illustri, ma un dato culturale talmente legato alle radici del paese da aver dato vita, nel ‘900, a una pubblicazione specifica: la “Gazzetta letteraria alberonese”, ancora conservata nell’Antiquarium comunale. Una tradizione oggi onorata da Michele Urrasio, scrittore poeta intellettuale, cui la Società di Storia Patria per la Puglia ha recentemente dedicato una pubblicazione: “La Puglia nella poesia di Michele Urrasio”, libro di Francesco D’Episcopo, docente dell’Università Federico II di Napoli.

 Uff. Stampa Comune Alberona

 

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