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29/05/2009

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LAVORO: UNA OCCASIONE DA NON PERDERE PER COMBATTERE LA CRISI

Clicca per Ingrandire Un bando da 43milioni di euro per donne, giovani, disoccupati, lavoratori in procinto di perdere il posto, cassaintegrati, ragazzi di “Bollenti Spiriti”, precari. È l’avviso per lo “Start up” di microimprese realizzate da soggetti svantaggiati, l’unico che permette, non a un’azienda ma a un privato cittadino, di uscire dalle difficoltà mettendosi in proprio, una sorta di passaporto verso una svolta esistenziale che può rivelarsi risolutiva soprattutto in tempi di crisi.

Si tratta del bando più atteso della manovra anticrisi, perché è il più potente incentivo del genere in Italia. Mette a disposizione fino a 400mila euro per ogni microazienda, di questa somma 150mila euro potranno essere spesi per investimenti, acquisto di locali, suoli, strumenti e attrezzature e 250mila per i costi di funzionamento di un’impresa, dunque stipendi, affitti, leasing, bollette. Il tutto per tre anni di esercizio. Non era mai avvenuto fino a oggi che si potessero agevolare anche questo genere di spese.

L’incentivo in pratica funziona come una specie di maxi prestito d’onore a favore di disoccupati e precari, ma si lega anche alle politiche di imprenditorialità femminile e giovanile, permette il sostegno dei cassaintegrati intenzionati ad uscire dall’azienda e valorizza i giovani di Bollenti Spiriti perché mettano in piedi un’attività propria. Inoltre tutti gli aiuti previsti per il commercio sono destinati a quelle aree confluite o che potevano confluire nelle Zone Franche urbane per situazioni di disagio.

Questa è una novità di grande rilievo: il Governo infatti ha istituito la categoria delle “Zone Franche” ma ne ha riconosciuti i benefici solo per tre, Foggia, Taranto e Andria. La Regione invece estende l’incentivo a tutte quante le “Zone Franche”, allargando le agevolazioni nella quantità e agendo più velocemente. Si calcola che il bando “Start up” svilupperà in totale investimenti e spese di funzionamento per 90 milioni di euro, con un’iniezione di fondi pubblici pari a 43milioni.

L’avviso è in vigore da ieri 28 maggio con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, mentre le domande potranno essere presentate a partire dal 22 giugno, secondo la modalità a sportello, cioè senza una scadenza ma fino a esaurimento fondi. L’utente sarà accompagnato nella compilazione della domanda perché riempirà il modulo on line collegandosi al portale www.sistema.puglia.it alla pagina “bandi attivi – Start up” e sarà il sistema a generare la domanda in pdf sulla base dei dati inseriti. L’aspirante imprenditore dovrà poi stamparla e spedirla allegando tutta la documentazione richiesta.

Con lo Start up, i bandi attivati dall’Assessorato allo Sviluppo Economico per la manovra anticrisi salgono a quota dieci e sviluppano investimenti per 1 miliardo 395 milioni grazie a un’iniezione di fondi pubblici pari a 448 milioni 770mila euro per la maggior parte provenienti dal Programma operativo regionale 2007-2013. Al completamento della manovra, a questo punto, mancherebbe soltanto il bando per “Iniziative per le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi”, dunque è lecito tirare le somme.

“Un’operazione già partita - ha detto il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo. - Oggi possiamo cominciare a fare un bilancio. Il complesso delle azioni messe in campo dal governo regionale è quasi tutto sul terreno e sta già raccogliendo frutti. Adesso attendiamo risposte dagli altri attori del sistema economico, dalle banche per i finanziamenti alle imprese e dai distretti per i programmi di sviluppo. Per questo stiamo monitorando la risposta del sistema creditizio alle richieste di finanziamenti delle piccole e micro imprese che rappresentano il tessuto vero della nostra economia visto che sono 341mila 552 e costituiscono il 99,68 percento del totale delle imprese. Abbiamo riscontrato una buona risposta da parte di alcuni operatori bancari, ma registriamo con preoccupazione significative assenze da parte di altri. Stiamo approfondendo le ragioni di ciò, per capire se si tratti di disinteresse nei confronti delle piccole e micro imprese pugliesi o di semplici difficoltà tecniche. Tra quindici giorni riferiremo i risultati di questa analisi”.

IL BANDO - Si chiama per intero Avviso per il “Sostegno allo start up di microimprese di nuova costituzione realizzate da soggetti svantaggiati”. Potranno partecipare giovani tra i 18 e i 25 anni di età; persone tra i 26 e 35 anni che non abbiano ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito; soggetti al massimo trentacinquenni che nell’ultimo biennio dalla data di presentazione della domanda abbiano completato percorsi formativi coerenti con l’attività da intraprendere, finanziati o autorizzati dal sistema pubblico della formazione professionale (in questa categoria rientrano i “Bollenti Spiriti”); persone di età tra i 45 e i 55 anni prive di un posto di lavoro o in procinto di perderlo; disoccupati di lungo periodo, ossia persone senza lavoro per 12 dei 16 mesi precedenti, o per 6 degli 8 mesi precedenti se hanno meno di 25 anni; donne di età superiore a 18 anni. Le microimprese che intendono avviare devono essere di nuova costituzione e inattive al momento della presentazione della domanda, per questo non saranno ritenute ammissibili iniziative che siano di fatto in continuità operativa e gestionale o che si configurino come rilevamento e ampliamento di imprese preesistenti.

I settori che potrebbero ricevere gli aiuti sono moltissimi. Si va dalla produzione di pasti e piatti preparati alla fabbricazione di tappeti, articoli in paglia, prodotti farmaceutici, e ancora computer, autoveicoli, costruzioni e attività di produzione cinematografica, design, interpretariato, attività di pulizia e organizzazione di convegni, imprese commerciali. La domanda di accesso deve essere presentata con raccomandata A.R., utilizzando obbligatoriamente il modulo allegato al bando (attraverso il portale www.sistema.puglia.it), e indirizzandola a Puglia Sviluppo S.p.A., via Amendola 168/5, 70126 Bari,

 Qui Regione

 

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