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28/04/2008

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I DANNI DEL TEMPO E DELLA CATTIVA MEMORIA

Clicca per Ingrandire “Il Governo intervenga per scongiurare il crollo del ponte romano situato nel territorio di Sant’Agata di Puglia e salvare un pezzo unico del nostro patrimonio archeologico”. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, si appella al ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, utilizzando lo strumento istituzionale dell’interrogazione parlamentare per attirare l’attenzione del Ministero su questo prezioso manufatto.

A causa delle abbondanti piogge invernali, infatti, si sono ulteriormente aggravati i danni provocati nel 2005 da una frana, “al punto da compromettere l’equilibrio statico di questa maestosa testimonianza delle antiche fortune della nostra terra”, scrive Bordo. “Oltre ad ottenere un intervento urgente per la tutela del ponte romano di Palino (leggi scheda in calce; ndr) - aggiunge - l’interrogazione è anche una sollecitazione a destinare maggiore attenzione e risorse al bacino archeologico della Daunia, tra i più ricchi e meno conosciuti d’Italia”.

Per ottenere questo scopo, proprio l’onorevole ha ripresentato in questa legislatura la proposta di legge per l’istituzione del Parco Archeologico e Culturale della Daunia. “E’ trascorso poco meno di un anno dalla presentazione del testo e la commissione Cultura non ha ancora avviato la discussione. Mi auguro - conclude - che ci sia un’accelerazione dell’iter, anche contando sulla collaborazione dei deputati foggiani e pugliesi, coi quali sarei ben lieto di condividere questo impegno per il nostro territorio”.


LA SCHEDA - Sulla strada che da Sant'Agata di Puglia porta a Candela, è possibile ammirare in località Palino un ponte maestoso e dalla fattura ancora ben conservata ritenuto dai più di origine romana e come tale è chiamato. Costruito in mattoni e pietra è lungo all'incirca 211 metri e alto 11. Da circa 10 anni per i segni della sua vetustà e con una lieve rettifica del percorso stradale l'importantissimo ponte è stato mandato in pensione e oggi è possibile ammirarne soltanto la grandezza e la linea architettonica semplice e robusta. Probabilmente venne eretto insieme ad altri, quasi tutti crollati o molto danneggiati quando si costruì l'importante strada Aurelia Accianensis che da Aeclanum (l'attuale Mirabella Eclano) conduceva a Herdonia (ora Ordona situata nelle vicinanze del santuario dell'Incoronata di Foggia) e nei pressi di questa cittadina si congiungeva alla via Traiana proveniente da Benevento via Bovino.

L'Aurelia Aeclanensis dopo aver superato il fiume Ufita nei pressi della località Fioccaglie di Flumeri nel risalire il corso del torrente Fiumarella attraversava i territori vallivi bagnati da questo torrente ed appartenenti agli attuali paesi di Villanova del Battista, Zungoli, San Sossio Baronia, Trevico, Vallesaccarda sempre mantenendosi alla sua sinistra; nel territorio compreso tra gli attuali paesi di Scampitella ed Anzano di Puglia lasciava la zona valliva di quel torrente e dopo un leggero percorso in salita si dirigeva verso la vallata del fiume Calaggio e tenendosi alla sua sinistra, raggiungeva il ponte di Palino. Quasi sicuramente su questo ponte transitò il poeta Orazio nel 38 a.C. e quel viaggio fu da lui descritto nella 5 satira, libro l.

 Segreteria onorevole (foto calaggio.it)

 

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