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24/04/2009

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INVERNO PIOVOSO, PRIMAVERA ANCORA DI PIU + AGGIORNAMENTI (1... 2... 3... 4... 5... 6... 7... 8...)

Clicca per Ingrandire Non accenna a diminuire il maltempo in Capitanata. La situazione del traffico viario riporta la chiusura della Ss. 16 nel tratto compreso tra Ripalta e Campomarino, con possibilità di uscita nel Comune molisano (per chi viene da nord) e Lesina (per i viaggiatori provenienti da sud), della provinciale 41 bis, all’altezza di Ripalta, e della linea ferroviaria tra le stazioni di Apricena e Lesina. I disagi maggiori si rilevano comunque per il traffico interno, a causa della violenta perturbazione che sta attraversando nelle ultime ore il territorio. Il traffico autostradale viene dirottato sulla uscita-Termoli con possibilità di utilizzo di bus-navetta per il trasferimento in città.

E ora la situazione degli invasi pugliesi, definita dai tecnici di “plusvalenza idrica” mai registrata in precedenza. La capacità di portata d’acqua è da “primato indiscusso”. Milioni di metri cubi di acqua si stanno disperdendo nelle campagne, con conseguenze anche abbastanza pericolose, in quanto la diga di Occhito, sul confine appulo-molisano, non ne accoglie più di 250, tanto da ricorrere all’uso delle paratoie aperte ormai da tre giorni.

Altro record per il secondo invaso foggiano in quanto a capacità: il Capaccio sul Celone, colmo per oltre quattro quinti. Dei 25 milioni di litri che può contenere, infatti, se ne sono calcolati (dai tecnici del Consorzio di Bonifica) 20. Cifre da capogiro se si ricorda che appena l’anno scorso ne conteneva poco più di 7. Poi ci sono l’invaso di San Pietro, sull’Osento, che registra dieci milioni di metri cubi in più rispetto al 2008 (17 milioni complessivi) e il lago Capacciotti: 46 milioni di metri cubi, solo 2 milioni in meno della portata complessiva (31 l’anno passato).

Freddo intenso con piogge torrenziali e tendopoli invase da acqua e fango anche in Abruzzo. Piove sul bagnato verrebbe da dire. Intanto, alla pioggia che ha costretto i vigili del fuoco e la protezione civile alla messa in opera di idrovore, si aggiunge uno sciame sismico che non accenna a esaurirsi, costringendo le popolazioni amiche già martoriate dal terremoto del 6 aprile a subire gli effetti psicologici di ulteriori scosse. Una, solo poche ore fa, addirittura del quarto grado di manitudo. Una buona notizia viene comunque dal meteo: domani dovrebbe migliorare.

AGGIORNAMENTI
1 - (Il Grecale) - Il violento maltempo di queste ultime ore ha danneggiato, seriamente, la condotta idrica dell’acquedotto pugliese che rifornisce d’acqua i comuni di Chieuti e Serracapriola. Causa la carenza della fornitura, l’ente idrico pugliese ha destinato ai due comuni foggiani cinque autobotti, per risanare l’emergenza. Da alcune indiscrezioni sarebbe tuttavia emerso che il problema non sarà risolto in breve tempo, così costringendo i due comuni del foggiano a rimanere senza acqua per diversi giorni. I disagi maggiori sono stati segnalati proprio a Chieuti dove ieri, e oggi, è giornata di festa patronale.

2 (Giuseppe de Filippo - Il Grecale) - Causa rottura, di ieri, delle condutture idriche dell’ente ‘Acquedotto Pugliese’, la squadra operativa dei ‘Vigili del Fuoco’ di San Severo e idrovolanti dei compartimenti della sezione provinciale sono attualmente nell’area territoriale compresa tra Serracapriola e Ripalta per risanare la problematica. Due località sono, come detto, prive di rifornitura acqua: Chieuti e Serracapriola. In base a quanto riportato da responsabili del comando provinciale, nelle aree colpite dalla “violenta esplosione” delle condutture idriche risulterà necessario aspirare "l’enorme quantità di acqua presente nei campi” prima di poter arrivare “alla struttura centrale” della stessa conduttura. “Quello che sarà più difficile – dice un operatore – sarà una consona pianificazione di redistribuzione della quantità di acqua raccolta”. Per le prossime ore prevista ancora pioggia, con “piccoli miglioramenti” per la giornata di domani. La situazione, per i due Comuni colpiti dalla rottura delle condutture idriche dovrebbe tuttavia rimanere critica “ancora per le prossime 48 ore”. Difficile, infatti, risanare la problematica prima di aver “eliminato completamente” l’acqua dai campi. Oltre agli uomini delle squadre foggiane dei Vigili del Fuoco, presenti attualmente in zona anche tecnici e ingegneri dell’Acquedotto Pugliese. A rischio acqua anche il Comune di Ripalta.

3 - (Quotidiano di Foggia) - Al di là delle polemiche, quanto sta accadendo in questi giorni in provincia di Foggia conferma che il problema forse più grande - e nello stesso tempo meno percepito - del territorio provinciale è quello che riguarda il dissesto idrogeologico del suolo, e con esso la politica di una protezione civile che in caso di eventi anche non propriamente calamitosi, deve assicurare interventi (anche in chiave preventiva) più adeguati. L'ondata di maltempo che ha colpito la Capitanata in questi giorni è stata acuta, ma tutto sommato non eccezionale. I danni sono stati però vastissimi, forse anche perché si sono aggiunti ad un contesto già duramente "provato" da un andamento meteo tutt'altro che favorevole per tutta la stagione invernale. L'elenco delle criticità è impressionante: le strade provinciali 129 e 130 che collegano la pianura con il piccolo Comune di Roseto Valfortore hanno subito frane e smottamenti che le hanno rese impercorribili; la strada statale 16 è stato chiusa al traffico, e così anche la ferrovia Adriatica. Questi due ultimi eventi sono stati provocati dallo straripamento del fiume Fortore, gonfiato dall'afflusso delle acque dell'invaso della Diga di Occhito, della quale sono state aperte da tempo le paratoie per evitare esondazioni devastanti. Le ferrovie hanno spiegato che la chiusura si è resa necessaria perché la mole di acqda che si sta riversando sulla sede ferroviaria è pari a 300 metri cubi al secondo...

4 - (Capitanata.it) - IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA A ROSETO VALFORTORE - Pepe nel Comune colpito dal dissesto e dal maltempo di questi giorni.
“La condizione delle strade provinciali è in questo momento al centro di un attento e dettagliato monitoraggio. Stiamo lavorando per ridurre al minimo i disagi per le comunità del Subappennino Dauno, dopo essere comunque intervenuti in maniera tempestiva tanto da rendere percorribile la stragrande maggioranza delle arterie delle aree interne del territorio”. Così Antonio Pepe, presidente della Provincia di Foggia, commenta il sopralluogo effettuato nella serata di ieri a Roseto Valfortore per verificare in prima persona la situazione determinata dall’ondata di maltempo che ha investito la Capitanata e dallo straripamento dei torrenti Vulgano, Triolo e Celone.
“Sin dall’inizio di questa vera e propria emergenza – afferma il presidente della Provincia – l’Ufficio Tecnico dell’Amministrazione provinciale si è mosso con solerzia, in stretto contatto con l’assessorato regionale alle Opere Pubbliche, la Prefettura di Foggia, il Dipartimento regionale di Protezione Civile, fornendo tutto il sostegno logistico ed operativo alle azioni finalizzate a riportare alla normalità le condizioni della viabilità. E’ evidente che si tratta di un lavoro complesso e delicato, per il quale stiamo mettendo in campo tutto il nostro impegno. Comprendiamo, dunque, l’amarezza di alcuni sindaci, ai quali però assicuriamo che i tempi per il ritorno alla normalità saranno brevi”.
“Questo – aggiunge Pepe – non è il momento delle polemiche, ma quello della sinergia e della collaborazione istituzionale. Parlare di ritardi e di incapacità dell’Amministrazione provinciale è ingeneroso, vista la rapidità e la puntualità dei nostri interventi. D’altro canto il fenomeno delle frane delle strade scaturisce dalla mancanza di manutenzione effettuata nel passato. La situazione che stiamo vivendo, infatti, non è soltanto la conseguenza di una inaspettata e tremenda ondata di maltempo, ma anche il risultato dell’incuria e della superficialità di chi negli anni scorsi avrebbe dovuto occuparsi di più e meglio della tutela dei cittadini, che invece, come dimostra questa emergenza, sono stati abbandonati a loro stessi”.
“Mettiamo da parte dunque le accuse strumentali e le polemiche pretestuose – conclude il presidente della Provincia – e operiamo insieme perché le comunità del nostro territorio recuperino la normalità. Questo, in quello spirito di servizio nei confronti della collettività che deve animare sempre il nostro impegno”.

5 (OndaTadio) - E' pesante la situazione in provincia di Foggia, soprattutto nell'area costiera al confine col Molise, inondata da giorni dal fiume Fortore, straripato anche per l'afflusso di acqua dall'invaso della Diga di Occhito, acqua che viene fatta uscire, a seconda delle necessità, tra i 100 e i 300 metri cubi al secondo per evitare esondazioni devastanti. All'Unità di crisi della Protezione civile di Foggia, attiva da tre giorni, si è tenuta stamane una riunione durante la quale non sono emerse novità di rilievo ma un quadro complessivo assai pesante. E' sempre bloccata la linea delle Ferrovie dello Stato, chiusa nel tratto tra Foggia e Termoli dalle 15.45 del 22 aprile scorso. I treni a lunga percorrenza vengono fatti deviare ma registrano ritardi che giungono anche a sei ore. Se la situazione metorologica muterà, nelle prossime ore potranno essere compiuti i necessari lavori di ripristino della massicciata e potrà essere riaperta la linea ferroviaria entro domani, come era stato previsto. Restano chiuse la strada statale 16, che corre lungo l'Adriatico ed è ancora invasa in alcuni tratti dall'acqua, e la strada provinciale 41/bis che non è percorribile a causa di problemi strutturali. Difficoltà alla circolazione stradale vengono registrate anche nel Subappennino dauno, sulla provinciale che collega Troia con Giardinetto e sulla Biccari-Alberona.

6 = 25.04.09 - Resterà chiusa per tutta la giornata di domani 26 il tratto ferroviario tra Foggia e Termoli (Campobasso) delle Ferrovie dello Stato, allagato dal primo pomeriggio del 22 scorso. I binari delle Fs, così come molte zone costiere fra Puglia e Molise, sono inondati da giorni dal fiume Fortore, straripato anche per l'afflusso di acqua dall'invaso della Diga di Occhito, acqua che viene fatta uscire, a seconda delle necessità, tra i 100 e i 300 metri cubi al secondo per evitare esondazioni devastanti (finora ne sono andati “persi” 100 milioni).

Conclusa intanto nel capoluogo dauno la riunione dell'Unità di crisi della Protezione civile di Foggia, attiva da tre giorni, che ha constatato che la situazione è invariata. Si è quindi deciso di aggiornare la riunione a domattina alle 8.30 per una nuova valutazione. Dopo si procederà eventualmente ai sopralluoghi e all'avvio dei lavori di rifacimento della massicciata dei binari.

Sarà invece riaperta a breve la statale 16, chiusa al traffico da 48 ore sempre a causa dello straripamento del Fortore. Al lavoro per ripulire la carreggiata da fango e detriti gli uomini dell'Anas e i Vigili del Fuoco. Ancora chiusa la linea ferroviaria tra le stazioni di Apricena e Lesina. Nel resto della Provincia non si segnalano nuove emergenze. Il maltempo darà una tregua fino a metà della settimana prossima, poi verso mercoledì sono previste nuove perturbazioni a carattere temporalesco.

7 - (Tatiana Bellizzi, Teleradioerre) Smottamenti, muretti distrutti dalla violenza delle acque, fabbricati rurali allagati, orticole sradicate e danni gravissimi alle colture cerealicole e agli allevamenti avicoli: è il bilancio della violenta ondata di maltempo che si è abbattuta in questi giorni sulla provincia di Foggia, che secondo la Coldiretti Puglia ha causato danni per ora stimabili in 50 milioni di euro. 'Si tratta di eventi calamitosi di eccezionale gravità - commenta il presidente regionale della Coldiretti, Pietro Salcuni - che necessitano di risposte concrete quanto tempestive'. Per questa ragione - ha aggiunto - la Coldiretti di Foggia ha chiesto la declaratoria del riconoscimento di stato di calamità e l'attivazione delle misure previste dal Fondo di Solidarietà Nazionale e dalla Protezione Civile 'per reperire risorse utili al ristoro dei gravi danni subiti dalle nostre imprese agricole'

8 = 27.04.2009: STATO DI CALAMITA' - La Provincia di Foggia avanzerà domani alla Regione Puglia, nel corso del vertice convocato dall’assessore regionale alle Opere Pubbliche Onofrio Introna e che si terrà in Prefettura, la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità per la Capitanata dopo la straordinaria ondata di maltempo che ha investito il territorio. E’ questo, in sintesi, il contenuto dell’Ordine del Giorno approvato alla unanimità al termine del Consiglio provinciale urgente svoltosi questa mattina a Serracapriola, una delle aree della provincia di Foggia maggiormente colpite dall’emergenza allagamenti. Alla seduta dell’assemblea municipale erano presenti anche i sindaci dei Comuni di Serracapriola, Marco Camporeale; Torremaggiore, Alcide Di Pumpo; San Paolo di Civitate, Generoso Perna; Chieuti, Lucia Antonietta D’Ardes, il Consigliere regionale Pino Lonigro; il Direttore Generale del Consorzio di Bonifica, Giuseppe D’Arcangelo. “Ringraziamo l’Amministrazione provinciale – ha affermato il primo cittadino di Serracapriola all’inizio dei lavori consiliari – per questa dimostrazione concreta di attenzione e di vicinanza nei confronti delle nostre comunità. I danni provocati da questa tremenda ondata di maltempo hanno messo in ginocchio i nostri territori. Siamo però convinti che attraverso un impegno comune ed una concreta solidarietà di carattere istituzionale sia possibile risalire la china perché questa parte della Capitanata non può e non deve più essere dimenticata”. “Siamo vicini a queste comunità del nostro territorio – ha aggiunto il presidente della Provincia, Antonio Pepe – che hanno dovuto fronteggiare un’emergenza senza precedenti. Voglio esprimere il mio più sincero ringraziamento a quanti hanno lavorato senza sosta in queste difficili e drammatiche giornate, dal personale della Provincia ai Vigili del Fuoco fino ai Corpi di Polizia Municipale dei Comuni coinvolti. La richiesta di riconoscimento dello stato di calamità, dunque, rappresenta una prima misura fondamentale per pianificare gli interventi da attuare affinché la situazione possa rapidamente tornare alla normalità e affinché queste popolazioni possano essere sostenute anche sotto il profilo economico”. Con l’Ordine del Giorno approvato dall’assemblea, infatti, viene richiesto, tanto al Governo Nazionale quanto al Governo regionale, lo stanziamento di fondi straordinari da destinare alle aree della Capitanata duramente colpite dall’ondata di maltempo. Secondo le stime elaborate dall’assessorato provinciale ai Lavori Pubblici, oltre ai problemi che lo straripamento di alcuni torrenti e del fiume Fortore ha provocato al comparto agricolo, vi sono svariati milioni di euro di danni al sistema della viabilità provinciale. “Abbiamo recentemente formalizzato al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola – ha ricordato il presidente Pepe – la richiesta di finanziamenti straordinari per far fronte alla manutenzione stradale, che nonostante l’incremento degli investimenti operato nel bilancio appena approvato dal Consiglio provinciale ci vede in una situazione di difficoltà. E’ significativo ed importante che, sia pure con 500mila euro, il Consiglio regionale abbia istituito nel suo bilancio, su indicazione dei Consiglieri eletti in Capitanata, uno specifico capitolo dedicato proprio all’emergenza maltempo”. Accanto al tema della manutenzione stradale, poi, vi è la grande questione della lotta al dissesto idrogeologico. Da questo punto di vista l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Vito Guerrera, ha ricordato come la Regione Puglia abbia stanziato una cifra pari a 12 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’alveo del Fiume Fortore. Fondi però fino ad oggi mai utilizzati. “Occorre dare risposte concrete su questo terreno – ha detto Guerrera rivolgendo un plauso all’atteggiamento di grande responsabilità e di profonda operatività tenuto dalle comunità della provincia di Foggia sfregiate dagli allagamenti – così come è necessario utilizzare subito e bene i 65 milioni di euro che il Governo ci ha immediatamente messo a disposizione per le opere complementari e connesse alla realizzazione della Diga di Piano dei Limiti”. Molti gli spunti di riflessione e di analisi emersi nel corso di un dibattito che, senza distinzione di appartenenza politica, ha visto l’assemblea concorde nel sostenere ed integrare l’Ordine del Giorno presentato ed illustrato dal presidente del gruppo Consiliare del Popolo della Libertà, Paolo Mongiello. La discussione ha visto gli importanti contributi di Paolo Agostinacchio (La Destra), Antonio Prencipe (Partito Democratico), Nicandro Marinacci (Unione di Centro), Massimo Colia (Italia dei Valori), Rocco Ruo (La Capitanata prima di tutto), Francesco Di Paola (Popolo della Libertà), Antonio Bonfitto (Unione di Centro), Michele Augello (La Sinistra-L’Arcobaleno); Domenico Farina (Popolo della Libertà); Giuseppe Moscarella (Popolo della Libertà). Di seguito il testo dell’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio provinciale: Il Consiglio provinciale Premesso che: • La provincia di Foggia nell’ultima settimana è stata investita da una massiccia ed inaspettata ondata di maltempo; • L’evento calamitoso ha prodotto conseguenze nefaste per il territorio, con le vie di comunicazione (dalle strade provinciali alla Statale 16 fino ai collegamenti su rotaia, come il tratto Foggia-Termoli) rimaste interrotte, con paesi intrappolati dall’isolamento, con centinaia e centinaia di ettari di campi coltivati letteralmente inondati dalle acque, in uno scenario che ha di fatto tagliato in due l’Italia; • L’Amministrazione provinciale di Foggia, nell’immediatezza dell’evento calamitoso è intervenuta con propri uomini e mezzi – di concerto con l’assessorato alle Opere Pubbliche della Regione Puglia, con la Prefettura di Foggia, con il Dipartimento Regionale di Protezione Civile – per ridurre al minimo i disagi per la comunità di Capitanata, in particolare per le popolazioni delle aree interne più colpite dallo straripamento di alcuni torrenti e dall’ingrossamento del Fortore, oltre che invase dall’acqua fuoriuscita dalla Diga di Occhito, di cui sono state ripetutamente aperte le paratoie; • Molti comuni del territorio, sono rimasti per giorni isolati per via della completa impercorribilità di alcune importanti arterie provinciali interessate da frane e smottamenti derivanti dal dissesto idrogeologico che caratterizza questa parte della Puglia e che con fatica si sta cercando di combattere; • Le locali Amministrazioni comunali, si sono fatte interpreti del malessere e del disagio in cui purtroppo vivono le proprie popolazioni, sollecitando la Provincia di Foggia ad attivarsi per una pronta azione di ripristino della normalità; • Il Consiglio provinciale di Foggia si è riunito oggi, in via urgente e straordinaria, a Serracapriola – uno dei luoghi simbolo di questa tragedia, la cui comunità da giorni, a causa della rottura della condotta di Ripalta che rifornisce di acqua il paese, sta facendo ricorso all’utilizzo di autobotti – per dimostrare concretamente la propria vicinanza alle difficoltà del territorio ed anche per concordare direttamente con le Istituzioni locali gli interventi da attuare al fine di ripristinare una condizione di normalità; Considerato che: • La piena dei torrenti è terminata e la situazione si avvia progressivamente ad un miglioramento; • Adesso si apre la fase della conta dei danni, tanto sul piano infrastrutturale quanto sul terreno dei danni “indiretti” che gli straripamenti hanno inflitto al sistema agricolo di Capitanata, settore cardine per l’economia del territorio; • Alcune importanti associazioni di categoria, come ad esempio la Coldiretti, hanno stimato, in via approssimativa, in 50 milioni di euro i danni prodotti da questa ondata di maltempo; • Sul piano infrastrutturale occorrono risorse straordinarie per avviare in tempi brevi interventi sulla viabilità interna; Viste le delibere n.25 e 41 della Giunta comunale di Serracapriola Ascoltati i rappresentanti delle Istituzioni locali (della Prefettura di Foggia, della Regione Puglia, del Dipartimento Regionale di Protezione Civile); Avanza al Governo la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale per la provincia di Foggia; Impegna: • La Giunta provinciale ed i Consiglieri regionali della Capitanata ad attivarsi in maniera immediata presso i Governi Nazionale e Regionale affinché la provincia di Foggia sia destinataria, vista l’eccezionalità e la gravità dell’evento calamitoso, di risorse finanziarie straordinarie, che permettano di pianificare ed avviare tutti i lavori e gli interventi necessari per consentire alle comunità del territorio un rapido ed efficace ritorno alla normalità. • A sottoporre quanto prima all’attenzione del Consiglio il Programma provinciale di Previsione e Prevenzione.

 Redazione

 

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