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15/04/2009

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Clicca per Ingrandire Sabato 18 Aprile: ultimo appuntamento del cineforum (riprenderà in autunno), nell’Atrio delle Scuole Elementari di Peschici, ore 19, ingresso libero. La programmazione si conclude con la proiezione di un fantasy, con protagonista la giovane star Freddie Highmore.

“Spiderwick – Le cronache” (2008) passa dalla saga in cinque volumi di Tony Di Terlizzi e Holly Black (pubblicata in Italia da Mondadori) al film unico di 90 minuti di Mark Waters per narrare il romanzo di formazione del giovanissimo Jared, che per primo si accorge delle strane presenze che abitano la sua polverosa residenza nel bosco, appartenuta al suo pro-prozio Arthur Spiderwick, scomparso ottant’anni prima e redattore di un libro, “indistruttibile compendio” delle sue scoperte sul mondo invisibile, da non leggere che a proprio rischio e pericolo.

Jared per primo “vede” Maiastrillo, un folletto maialino ghiotto di pennuti, e viene a sapere del terribile orco Mulgarath e del suo progetto di mettere le mani sul libro per dominare il mondo, ma ben presto scopre che da solo non può farcela e ha bisogno dei fratelli e della madre per salvare i suoi nuovi amici e i segreti del pro-prozio. I goblin, le perfide creature guidate dall'orrido Mulgarath, assediano l’antica dimora, protetta da un cerchio di funghi velenosi, la barriera magica creata dall’antenato della malcapitata famigliola di Jared.

La giovane icona del fantasy, Freddie Highmore, interpreta i due gemelli alle prese con la decrepita tenuta già abitata da un folletto ghiotto di miele, Giangoccetto, lasciato nella casa a fare da custode al libro. Il piccolo popolo elementare dei silfidi, bianche farfalle, presente nel folklore dei popoli centro-europei e proveniente nella letteratura magica dall’opera del mago rinascimentale Paracelso, sono la specie più simile all’uomo - e, a partire dalle affermazioni di Paracelso, si direbbe, la più rozza - che condivide lo stesso caos della razza umana, l’aria.

Gli elementi di Paracelso, emersi dalle nebbie del folklore e nobilitati da considerazioni e rivelazioni al confine tra filosofia e immaginazione pura, sono raffigurazioni delle conoscenze aritmetiche, geometriche, astronomiche, chimiche e delle altre scienze espresse in miti, dove i miti corrispondevano ai sentimenti che le loro vicende esprimevano. Il gioco di riscontri fra conoscenze - miti - e sentimenti si ha quando le nostre conoscenze, le leggi di natura che accettiamo, si traducano in narrazioni fantastiche.


 Redazione

 

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