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12/04/2009

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A PESCHICI SCOMPARE UNA PERSONA E TUTTO TACE...

Clicca per Ingrandire Dalla signora Ivana Capraro riceviamo e pubblichiamo.

"Disperazione" e "passione". E’ il perimetro che forse oggi definisce meglio, prima che uno stato d'animo, la sostanza di un numero: 23mila 545, il numero delle persone (italiani, stranieri, maggiorenni e minorenni) che risultano scomparse al 31 gennaio di quest'anno. Un esercito di fantasmi che si irrobustisce al ritmo di 8mila l'anno, fra donne e uomini. Più o meno, uno ogni ora. La "passione" e la "disperazione" da sole non bastano.

Noi ci troviamo a Peschici, dove le persone si conoscono tutte e sanno tutto di tutti, dove anche una minima notizia fa scalpore, eppure è scomparsa una ragazza e tutto tace... Angela Colombo, 43 anni, si è allontanata dalla sua casa, dove vive con la madre, domenica 29 marzo alle 7 circa. Non vi ha fatto più ritorno.

Angela è una donna che purtroppo ha un handicap mentale. Tutti la conoscono in paese perché la si vede spesso andare in giro, in posta o a fare la spesa, sempre da sola , cappottino rosso, pantaloni, stivaletti neri (gli stessi che vestiva il giorno della scomparsa ), confabulando da sola e non dando confidenza a nessuno. Si ferma a parlare solo con poche persone, solo con chi conosce bene.

Frequenta (ne parlo un po’ al presente un po’ al passato perché spero nel suo ritorno a casa) il centro diurno di Rodi Garganico da circa 12 anni, tutte le mattine prende l'autobus e va a Rodi. Le piace molto stare al centro. Lì ha conosciuto tante persone che le vogliono bene, l'aiutano, la consolano, la "curano" con affetto e medicine.

Una vita molto regolare: la spesa sempre allo stesso supermercato, la biancheria sempre alla stessa lavanderia, sempre le stesse strade. Non ama i cambiamenti, ogni situazione nuova o pericolosa mette a rischio la sua "stabilità" mentale. E allora mi chiedo: come è possibile che una ragazza così si sia allontanata di casa senza una valigia, senza le sue cose personali ? Dove può essere andata?

E mi chiedo anche: CHI sta facendo QUALCOSA? Le forze dell'ordine sono state allertate dalla madre. Solo l'avvocato Gianni Maggiano di Peschici ha preso a cuore la vicenda dando comunicazione alla trasmissione “CHI L'HA VISTO?” e sta cercando di aiutare la madre in questa brutta vicenda. E… tutti gli altri? L' art. 48 c.c. cita: "Una persona si considera scomparsa quando si è allontanata dal suo ultimo domicilio o residenza e di lei non si hanno più notizie. L'insieme di queste due condizioni deve avverarsi in maniera tale da creare incertezza sull'attuale sorte della persona".

Tutti la cercano. Ma nessuno la cerca davvero. O meglio: nessuno la cerca come la si potrebbe cercare. Soprattutto se si scompare "normalmente". Senza che l'improvviso vuoto di chi non c'è più lasci immaginare la trama nera di un delitto, di un sequestro. Di una violenza tra le mura domestiche. Senza dunque un solo vagito della comunità cui si appartiene o un sussulto delle cronache.

Uno Stato moderno ha tra i suoi doveri anche la cura di vite improvvisamente messe tra parentesi. In Parlamento giace ormai da due legislature un disegno di legge che prevede la creazione di una banca dati col dna degli scomparsi, la formazione di personale specializzato, un fondo di sostegno alle famiglie, il riconoscimento di poteri di coordinamento tra il commissario di governo e le Province, i Comuni, le Prefetture, le Questure, le Asl, gli obitori. Bene, non si riesce a disincagliare questo disegno di legge dal suo limbo parlamentare!

Lo scomparso entra in una delle quattro grandi famiglie in cui sono divisi gli ignoti: "allontanamento volontario", "disturbo della psiche", "vittima o autore di reato", "allontanamento per cause sconosciute". Da lì in avanti, chi cerca deve avere molta fortuna e sperare di incontrare la persona giusta. Solo se si diventa cronaca si continua a esistere anche da scomparsi. E, normalmente, si diventa cronaca se si è bambini. Perché solo allora la soglia di tolleranza della comunità si ritiene lesa al punto da sollecitare la mobilitazione. Spero che il Caso di Angela Colombo non diventi un fatto di cronaca...

 Redazione

 

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