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04/04/2009

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COME VESTIVANO LE DONNE NEGLI ANNI ’30

Clicca per Ingrandire Nei paesi garganici il peso della tradizione e delle differenze sociali si riflettevano anche nelle fogge del vestire. La stratificazione era molto netta: pochi erano i nobili, pochi i grandi proprietari terrieri, non molto numerosi gli appartenenti alle professioni liberali (avvocati, medici, notai, insegnanti); esiguo il numero dei commercianti e degli artigiani; preponderante, fino a raccogliere il 90 percento della popolazione, era il ceto bracciantile e quello dei pastori.

Il contesto preponderante è quello della civiltà contadina, con l'economia basata essenzialmente sull'agricoltura e sulla pastorizia, sull'uso del cavallo utilizzato per il trasporto delle persone e delle merci, carrozze e carretti (o come animale da lavoro per la coltivazione dei campi, aratura e semina). Una civiltà ancora intatta nelle regioni meridionali, soprattutto nelle zone tagliate fuori dalle grandi vie di comunicazione quale era appunto il Gargano. In quel periodo anche l'Italia è ancora un paese essenzialmente agricolo, l'industria muove appena i primi passi, con un vistoso ritardo rispetto ad altre nazioni come la Germania, la Francia, l’Inghilterra che, ricche di materie prime, avevano avviato già da molto tempo l'industrializzazione.

Le condizioni di vita, assai diverse fra queste varie classi sociali, si riflettevano fedelmente nella foggia dei vestiti maschili e femminili. Oggi gli abiti muliebri sono esposti al pubblico nella Mostra dal titolo: “Evoluzione dell'abito femminile a San Nicandro Garganico”. Organizzata dal Museo Storico, Etnografico e della Civiltà contadina con il Centro Studi Storici ed Archeologici del Gargano, questa Mostra di abiti femminili è relativa alle classi più umili che costituivano la parte più rilevante della popolazione. Gli abiti, riferibili agli Anni Trenta-Quaranta del Novecento, sono quelli tipici del Gargano, in particolare raccolti nella zona di San Nicandro Garganico.

La Mostra (inaugurata il 28 marzo) è visitabile nella sede museale di Palazzo Fioritto a San Nicandro fino a tutto giugno, sabato e domenica dalle 18.30 alle 20.30. Per gli altri giorni della settimana e le visite guidate di gruppi o scolaresche, si consiglia di contattare con qualche giorno di anticipo il prof. Michele Grana (responsabile del Museo Storico, Etnografico e della Civiltà contadina) ai seguenti recapiti telefonici: 0882-47.23.69 e 339-81.79.911.


 Redazione

 

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