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26/03/2009

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TREMITI “VENDESI”

Clicca per Ingrandire Dopo la pretesa libica di essere in possesso di tutti i diritti per reclamare la proprietà dell’arcipelago incastonato fra Gargano e Croazia, avanzata dal colonnello Gheddafi qualche anno fa, oggi la “boutade” del sindaco delle Tremiti, Antonio Calabrese: “Vendo Pianosa”, isoletta staccata dalle quattro terre emergenti dell'arcipelago diomedeo che rende suggestivo il nostro geografico patrimonio regionale.

Che poi la boutade sia autentica, beh, è tutto da dimostrare. Forse costituisce semplicemente la punta di quell’insidioso iceberg che si chiama “esasperazione”. L’esasperazione dell’uomo, del cittadino, dell’esponente principe dell’istituzione locale, che porta a provocare… qualcuno. I temi-cardine delle problematicità isolane sono tanti, troppi se rapportati all’esiguità del territorio. Su tutti, la questione della raccolta, più che altro dello smaltimento rifiuti, una tegola non piovuta dal cielo ma voluta dagli uomini di scarsa volontà, incapaci di proteggere e salvagiuardare un territorio da fiaba, capacissimi al contrario di manometterlo degradarlo volgarizzarlo.

Ora il buon sindaco proprio non ce la fa più e “provoca”: chi non guarda alle Tremiti come a un’area italiana (ecco giustificato, se può dirsi, un Gheddafi che avanza pretese), chi ha lasciato si riducesse a una sorta di pattumiera che si svuota - mai fino al fondo - e torna a colmarsi subito dopo, chi decide di trascorrere le vacanze da queste parti, chi l’ha insozzata senza vergogna negli anni precedenti agli attuali e, sotto sotto, chi ha manifestato voglie neanche tanto sopite di farla sua negli anni più recenti.

Ha fissato anche un prezzo d’asta, il buon sindaco: 10 milioni di euro e… avanti il primo, avanti col miglior offerente. L’eco rimbalza e ci riporta la notizia che a luglio, quando il leader libico salirà in Italia, a Roma, per visitare il Capo dello Stato, farà o farebbe una puntatina alle Isole. Andrà a versare la caparra per mettere il primo paletto? Chissà. Unico (e forse neanche unico) grande ostacolo la protezione che ammanta l’isola di Pianosa: è riserva marina ed è sotto la giurisdizione del Parco Nazionale del Gargano.

Saprà - se questa sia effettivamente la sua volontà - il simpatico primo cittadino Antonio Calabrese superare ogni pastoia burocratica e soddisfare finalmente lo spasmodico desiderio di Gheddafi di mettere un piede “legale” sullo Stivale? O meglio: saprà, con la sua “boutade” smuovere le coscienze di chi pare abbia dimenticato che nei nostri confini esiste un arcipelago che si chiama: Isole Tremiti?

Le “diomedee”, intanto, gli uccelli a guardia dell’anima dell’omerico Diomede, che piangono e si lamentano nelle notti di plenilunio estivo, continuano a librarsi nel cielo tremitese sfidando le sferzate violente e ghiacce del grecale più balcanico che esista, e attendono. Che continui a essere italiota o passi alle dipendenze del potere africano, a loro poco importa. L’essenziale è che le Tremiti, nei cui anfratti hanno i loro nidi, non dimentichino mai quanto pesino sulle loro spalle storia e “ricchezza di ricchezze”. E nessuno, per parte sua, dimentichi che non sono quattro scoglietti messi lì da madre natura per riempire gli occhi di chi le ammiri… e basta!

Piero Giannini

 Redazione

 

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