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27/02/2009

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ANCORA UN SALUTO A RAFFAELE E MARCO
Clicca per Ingrandire Venerdi 27 febbraio 2009, nella sala udienze del Tribunale di Rodi Garganico, si è svolta una commovente cerimonia di commiato per la scomparsa degli avvocati Marco Maria Granieri e Raffaele Lanzetta. Consegnate anche due targhe alla memoria. Per Marco, a riconoscimento del primo posto durante la sessione di esami per avvocato 2007; per Raffaele, in virtù delle sue doti professionali e umane di grande spessore, unanimemente riconosciute.

L’avv. Giuseppe Agnusdei, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lucera, ha introdotto gli interventi con non poca commozione, rimarcando la figura dei colleghi scomparsi e la grave perdita per le famiglie e l’avvocatura stessa. Il discorso toccante e a tratti paterno del dott. Giuseppe Pellegrino, presidente del Tribunale di Lucera, ha certamente colpito la sensibilità di amici e colleghi dei due giovani scomparsi tragicamente, che hanno affollato l’aula del Tribunale con una partecipazione silenziosa e commossa.

Il dott. Massimo Lucianetti, procuratore della Repubblica del Tribunale di Lucera, ha voluto dare il proprio contributo nel ricordare le figure professionali e nel porgere le condoglianze ai familiari. Interventi anche da parte degli amici e colleghi, avvocati Giandiego Gatta, Domenico Afferrante e Giuliano Iovane, che con le lacrime agli occhi hanno voluto tributare l’ultimo saluto affettuoso e di riconoscenza.

Erano presenti alla cerimonia i giudici togati Michele Nardelli, Isa Moretti e Stefania Izzi (dirigente del Tribunale di Rodi Garganico), l’avv. Marcello Prignano, presidente onorario del Consiglio dell’Ordine Forense del Tribunale di Lucera, il sindaco di Rodi Garganico Carmine D’Anelli e il sindaco di Vico del Gargano Luigi Damiani. Il cancelliere Giorgio Granieri, papà di Marco, ha voluto pubblicamente ringraziare tutti per la grandissima testimonianza di affetto e partecipazione al grande dolore e alla tragedia vissuta dalla sua famiglia e da un’intera comunità. L’intervento dei genitori di Raffaele è stato letto da un’amica di famiglia. Lo riportiamo di seguito.

“Amici, dirvi ‘grazie’ significherebbe sminuire il vostro evidente e sincero coinvolgimento nel nostro dolore. In ognuno di voi abbiamo avvertito la presenza di Raffaele, perché eravate parte di lui, delle sue giornate convulse, della sua vita. Senza il rapporto quotidiano con voi il suo tempo, ormai, non aveva senso. Sarebbe stato vuoto. Il grande impegno professionale non ha mai sopraffatto in lui il rispetto, l’ammirazione, la stima, l’affetto per ‘l’avversario’ di turno, per l’amico. Era incapace di alimentare nel suo cuore rancori, era aperto al mondo, ai rapporti umani, all’amore. Amava la vita che per lui era musica, armonia; amava tutti e tutte le cose del Creato.
Ciascuno di voi ha contribuito a soddisfare il suo inesauribile bisogno di rapporti umani.
Ha dato e ha ricevuto tanto! Vedervi stretti a noi, affranti e desiderosi di ridargli la vita per mezzo del ricordo, gli sarà di conforto. Vi abbracciamo tutti, pregandovi di ricordarlo sempre. Nei vostri cuori Raffaele sarà sempre vivo: la memoria è la nostra unica, debole forza. Mario e Alma Lanzetta”

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