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25/02/2009

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PAESE PULITO, COMPITO DI TUTTI
Clicca per Ingrandire A nessuno piace vivere in ambiente sporco. Un paese pulito, le strade pulite, i marciapiedi, i vicoli, i luoghi che frequentiamo tutti i giorni: scuole, uffici, locali, sono il segno vero, l’identità e la qualità di chi ci vive e opera. Tutto questo è compito di tutti e pagato da tutti. Siamo chiamati a operare, tutti, con celerità e buona volontà per evitare le emergenze che si sono verificate in molte parti d’Italia. Un esame appropriato del problema RIFIUTI nel nostro Comune e nel Gargano non ci tranquillizza, anzi. Ma partiamo da casa nostra: Vico del Gargano, nell’anno 2008, ha prodotto 5 milioni 226mila 528 kg di rifiuti urbani. Di questa montagna di rifiuti solo 684mila 678 kg sono stati differenziati (in foto, cassonetti per la raccolta apposita; ndr), con una percentuale del 13,1 percento.

Non è poco, se guardiamo il dato medio dell’ATO FG 1 che, nello stesso anno di riferimento, ha fatto registrare una raccolta differenziata del 10,34 percento, ma siamo ben lontani da altri Comuni più attenti dove la collaborazione dei cittadini ha aiutato e facilitato la risoluzione del problema allontanando lo spettro delle emergenze. Un esempio? I Comuni di Capannori, Portogruaro Grilla, Piegaro, Urbania dove si è raggiunto il 42 percento, la vicina Termoli, dove la collaborazione dei cittadini ha raggiunto il record della raccolta differenziata con il 51, come mi ha confermato l’assessore Emanuela Lattanzi.

I nostri rifiuti vengono trasportati e conferiti, a pagamento, alla vicina discarica di Vieste e incidono sul portafoglio dei vichesi per la ragguardevole cifra di 353mila 617,51 euro all’anno a cui va aggiunta l’Ecotassa, versata alla regione Puglia, di circa 3500 euro al mese. Ogni vichese produce circa 54 kg di rifiuti al mese, con punte del 200 percento nei periodi estivi fra giugno e agosto, dovute alla presenza dei turisti. La discarica di Vieste è vicina all’esaurimento e il sindaco Ersilia Nobile ha già allertato Comuni, sindaci, Prefettura, Autorità del ramo per trovare le opportune soluzioni prima di entrare in stato di emergenza rifiuti.

La prima e più importante delle risposte resta quella della raccolta differenziata, ancora a livelli troppo bassi. Occorre un supplemento di attenzione e collaborazione da parte di tutti: scuola, famiglie, operatori, singoli cittadini. La scuola, con un ruolo importantissimo di educazione, informazione, formazione dei nuovi cittadini; le famiglie, per una maggiore collaborazione nel differenziare i rifiuti domestici, separando il vetro, la plastica, la carta, gli avanzi di cucina; gli operatori del commercio e dell’artigianato, nel separare gli scarti della loro attività; i singoli cittadini nel tenere vie e luoghi frequentati in condizioni decorose.

Non possiamo e non dobbiamo permetterci altre distrazioni e altri ritardi. La recente costituzione dell’Ambito Territoriale Ottimale FG1 e del Consiglio di Amministrazione, deve recuperare il ritardo e mettersi subito al lavoro per varare nei modi e tempi un piano che individui localizzazione, dimensione, tipologia e tempi dell’impiantistica che sappiamo essere medio-lunghi. L’Amministrazione comunale ha avviato una serie di incontri sull’argomento, partendo dal mondo delle associazioni e dal volontariato, per un’opera di sensibilizzazione e informazione e raccogliere suggerimenti utili a una spinta della raccolta differenziata.

Dobbiamo fare questo e collaborare su questo, se non vogliamo vedere i nostri rifiuti accumulati nelle strade o viaggiare in tutta Italia su autotreni e treni alla ricerca di nuove sistemazioni, come purtroppo è accaduto nel nostro Meridione e dove purtroppo lo sguardo delle gente spesso si è girato dall’altra parte, salvo poi accorgersi dei rifiuti direttamente sotto casa.

Michele Angelicchio

 Redazione
 

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