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08/02/2009

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PESCHICIFILM: PASSATO-PRESENTE-FUTURO

Clicca per Ingrandire Abbiamo visto per voi (ma anche per noi!) il film del regista sud-coreano Kim Ki-duk “Primavera, Estate, Autunno, Inverno... e ancora Primavera” (2003, durata 103') che suggerisce come la dimensione filosofica dell’esistenza - data dall'imperturbabile scorrere del tempo, scandito dalla ciclicità delle stagioni - pèrmei tutte le fasi della vita, dalla nascita alla morte, creando un collegamento con l’avvicendarsi delle stagioni. Un film di bellezza inaudita e dal respiro molto ampio.

Passato-presente-futuro formano il cerchio del tempo umano, diacronico, e si ripetono ciclicamente, allo stesso modo dell’avvicendamento delle stagioni. Quando il cerchio della vita è compiuto, l’essere umano può attingere la rigenerazione col conseguimento della riconciliazione esistenziale. Nel film, la circolarità si compie nella compresenza del vecchio monaco e del sé bambino, ovvero nella ritrovata primavera del finale.

Il ritmo temporale scandisce la conservazione del tempo vitale eternato e il vivere nel tempo (fino in fondo) consente l’accesso alla vita in un aldilà armonico e percorribile nei due sensi del tempo, dall’inizio alla fine e dalla fine all’inizio. Il proprio spazio nell’universo è quello creato dal proprio tempo vissuto e redento dalla ritualizzazione di un’adesione piena alla Vita.

E’ in questo contesto che si spiega il sacrificio rituale del Maestro per lasciare vuoto il posto da lui occupato, nella cella romita sul lago ameno, perché possa accogliere il neofita al quale il luogo appartiene. Titanicamente, il neofita porterà a compimento l’ascesi e officerà le fasi rituali per regolare il tempo, in qualità di nuovo signore delle età, per riportarlo a coincidere con lo spazio e restaurare l’età dell’oro del tempo eterno, acronico, coincidenza che rende possibile la compresenza dell’essere a se stesso.

Il lago, microcosmo idilliaco, incastonato fra montagne inaccessibili, è la ”imago mundi” da conservare eternamente, una rappresentazione ammaliante grazie alla pulizia di ogni singolo fotogramma del grandioso pittore-regista Kim ki-duk.

Nota di cronaca: in crescita le presenze in sala. Grandi assenti tuttavia - ed è un vero peccato - gli studenti delle scuole superiori, che continuano a … “snobbare”(?) … il cineforum, arrivato ormai al quarto appuntamento, nonostante in partenza avessero mostrato un certo interesse tramite i loro rappresentanti. Che il “c…..ggio” sia la loro filosofia di vita prevalente? Non vogliamo neanche pensarlo. Ne attendiamo una risposta più partecipativa e siamo sicuri che non tarderà ad arrivare… prima del termine della rassegna.

Maria Mattea Maggiano

 Redazione

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 08/02/2009 -- 20:59:21 -- Fiorenzo

Non vorrei essere troppo critico, d´altronde nelle mie... interferenze lo sono abbastanza (non come Donna Rachele... anche se presto potrei diventarlo) ma vi siete chiesti a quanti interessa il Cinema? E quale Filmato/Genere è quello giusto per i Peschiciani? Quali Peschiciani sono interessati a un FILM di Kim Kiduk?...... ma per favore... proiettate La LEGGE di Dassin il successo di pubblico è garantito.

 
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