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19/11/2008

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DIRITTO DI PRIMOGENITURA
Clicca per Ingrandire Esaù vendette al fratello minore il diritto di primogenitura barattandolo con un piatto di lenticchie. L’assessore a Ambiente e Politiche Agrarie del Comune di Peschici, Michelino Vecera, non s’è venduto nulla eppure “pretende” che il popolo sappia quanto sia stata tempestiva - e antecedente, pur se di un paio di giorni, alla comunicazione del Parco Nazionale del Gargano - la sua azione nell’informare le alte sfere su quanto stia accadendo in queste ore nelle aree non percorse dal fuoco del 2007.

Prima di passare al contenuto del suo telegramma (indirizzato a governatore Regione Puglia, assessore Risorse Agroalimentari settore Foreste, Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Foggia, presidente Parco Nazionale del Gargano) pregheremmo vivamente l’assessore Vecera di far valere il proprio diritto di primogenitura in altro modo, molto più semplice: ci invii in tempo reale - i mezzi esistono! - le iniziative del suo Assessorato a evitarci di dover “assegnare meriti” a chi sia venuto dopo di lui.

La visibilità di funzionari pubblici e loro azioni è molto più importante di un piatto di lenticchie e la rivendicazione del personale operato non si manifesterebbe se invece di “lavorare in silenzio” (assurdo per chi sia stato eletto dal popolo e al popolo deve rispondere delle proprie azioni) si comunicassero le azioni intraprese a chi sia deputato all’informazione.

Non ce ne voglia l’assessore in questione, che ben conosce le nostre insistenze - sistematicamente disattese - nel richiedere a lui direttamente gli atti pubblici di sua competenza, iniziativa da noi esperita e percorsa con ciascuno degli altri personaggi che siedono attualmente nelle varie stanze dei bottoni, ma con ogni probabilità ed evidenza non si sono compresi tre concetti fondamentali:

I - Peschici, da diversi mesi ormai, è dotata di ben due organi d’informazione (un mensile cartaceo e un giornale telematico che funziona in tempo reale);
II - la stampa (più di estemporanei comizi e manifesti che lasciano il tempo che trovano per essere limitati a uno spazio temporale risicato… tacendo il “rischio” cui vanno incontro!) è il miglior veicolo - fatto salvo il “timore” di essere “controllati” - per far conoscere come e quanto si lavori stando seduti su poltrone di un certo prestigio (si guardino tutti i comunicati, sistematicamente da noi messi in rete, che giungono a questa redazione) ;
III - non dobbiamo essere noi a correre dietro a questo o quell’altro per pubblicizzare le varie iniziative (lo si faceva quando la tecnologia si riduceva al solo telefono, in pratica nella preistoria della stampa) senza dover attendere i comunicati di altre Istituzioni che “puntualmente” ci inviano notizie riguardanti il proprio ufficio (non le elenchiamo per non dimenticarne qualcuna).

Per educazione, correttezza e ovvietà ci corre l’obbligo di puntualizzare che, se non lo ritengono opportuno, sindaci e amministratori non sono “tenuti” a informarci mettendoci al corrente del loro operato. Però ci appare altrettanto ovvio che, “dopo”, non debbano porsi nelle condizioni di doversi lamentare rivendicando prerogative che per primi hanno disatteso.

E ora il fatto. Da qualche settimana si stanno notando strane quanto indefinibili fasce biancastre sui pini d’Aleppo rimasti indenni dopo il passaggio delle maledette fiamme di luglio 2007 perché adiacenti al percorso del fuoco. Non più tardi di qualche giorno fa alcuni cacciatori ci hanno messo a parte di tale fenomeno. Quasi contemporaneamente è arrivato il comunicato del Parco (di cui abbiamo dato subito notizia col post ALLARME PINI D’ALEPPO) che informava nuovamente, dopo una prima segnalazione datata 30 ottobre, le istituzioni competenti dello strano evento.

A questo punto, l’assessore Vecera, quasi risentito per essere stato scavalcato (speriamo non da noi visto che dal suo ufficio, a differenza dell’Ente Parco, non c’è arrivato nulla), ci ha notificato - finalmente, ma fuori tempo massimo - che dal Comune di Peschici era già partita una prima comunicazione, antecedente a quella del presidente Gatta, di cui non troviamo nessuna difficoltà a dare notizia (anche se tardiva) pubblicando integralmente il testo del suo telegramma inviato il 28/10/2008.

“PROT. N. 8829 = EST DOVEROSO SEGNALARE CHE AT INTERNO DELLE PINETE NON INTERESSATE DA INCENDIO 24 LUGLIO 2007 REGISTRASI MORIA DI CENTINAIA DI PIANTE DI PINO D'ALEPPO, ATTACCATE DA INSETTI ESTRANEI AT FENOMENI PROCESSIONARIA. IL FENOMENO STA ASSUMENDO DIMENSIONI SEMPRE PIÙ' PREOCCUPANTI PER IL PATRIMONIO ARBORIO COMUNALE ET PER GRAVISSIMI PERICOLI INDOTTI ALLA INCOLUMITÀ' PUBBLICA AT SEGUITI IMPROVVISI ET'CONTINUI CROLLI AL SUOLO. TALE CIRCOSTANZE SUNT STATE SEGNALATE DA COMANDO STAZIONE FORESTALE DI PESCHICI (NOTA N. 1493 DEL 21 OTTOBRE SCORSO INDIRIZZATA AT ISPETTORATO FORESTE FOGGIA) ET DA COMANDO POLIZIA MUNICIPALE (NOTA N. 607/PM DEL 14 OTTOBRE 2008 INDIRIZZATA AT QUESTI UFFICI). NECESSITANO PERTANTO INTERVENTI IMMEDIATI AT FINE DI STUDIARE FENOMENO ET CONTRASTARE LAMENTATO EVENTO STRAORDINARIO. IL BILANCIO FORTEMENTE DEFICITARIO NON CONSENTE A QUESTO ENTE DI OPERARE CON LA DOVUTA SOLERZIA ET RISOLUTEZZA ET PERTANTO RICHIEDESI AT GODESTI ENTI LORO IMMEDIATO INTERVENTO PER FRONTEGGIARE TEMPESTIVAMENTE GRAVISSIMO FENOMENO CHE RISCHIA DI DANNEGGIARE IRREPARABILMENTE VASTE SUPERFICI DI TERRITORIO PINETATO. CONFIDASI IN ACCOGLIMENTO BENEVOLO PRESENTE ISTANZA STOP - MICHELINO VECERA ASSESSORE AMBIENTE ET POLITICHE AGRICOLE COMUNE DI PESCHICI”.

dir.ed.

 Redazione
 

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