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02/11/2008

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IL GARGANO INCONTRA I MONTI DAUNI

Clicca per Ingrandire Un piccolo viaggio in un giorno di festa, una famiglia un po’ girovaga (una famiglia di inviati per caso) pronta a cogliere ogni occasione. Ed eccoci qua, sui Monti Dauni, alle quattro di pomeriggio del 1° novembre 2008. Ci accoglie un gran fermento nel centro del paese: grossi mezzi agricoli trasportano legna e rami di ginestra che serviranno per i grandi falò (foto del titolo; ndr). C’è vento ma nessuno se ne preoccupa.

Siamo a Orsara di Puglia e gli orsaresi sono tutti, ma proprio tutti, intenti a preparare i fuochi. E’ un bel posto, non eravamo mai arrivati fin quassù. Un giro nel centro storico pulitissimo e ben tenuto, e arriviamo alla chiesa dell’Annunziata (foto 1 sotto). Dire bella è davvero poco: un capolavoro in pietra che bisogna proprio vedere. Come sicuramente torneremo a vedere la grotta di San Michele e il museo.

Intanto presso la fontana dell’Angelo si insegna a intagliare “i cocce priatorjie”. Semplici zucche che ognuno trafora come vuole per far passare la luce della candela da porre all’interno. Parecchie ne avevamo notate appese vicino a ogni porta o balcone. Aiuteranno ciascun defunto a ritrovare la casa dov’era vissuto. Durante la messa don Salvatore ha ben sottolineato il valore di questa tradizione antichissima utile a ricordare i propri cari.

Alle 19, il suono della campana della chiesa di San Nicola dà il segnale: si accendono i fuochi e quello accanto alla chiesa viene benedetto. Attorno ai “fuca coste” si recita una speciale preghiera per i defunti (in calce al post; ndr). Ormai il paese è tutto un crepitio di scintille scaturite dalle ginestre che bruciando si volatilizzano facendo sembrare che il legame tra cielo e terra si compia, li, sotto i nostri occhi.

E’ una festa di luce, tutte le case sono aperte e illuminate, la gente cuoce la propria cena al fuoco più vicino alla sua abitazione. Sono davvero tanti, dietro ogni angolo, in ogni piazza, in prospettiva sembra che intere strade siano in fiamme. Non c’è proprio nulla di macabro, solo tanta voglia di stare insieme e non lasciar morire questa usanza.

Come avverrà per gli stessi fuochi, che rimarranno tenuti vivi per l’intera notte a indicare la via alle anime del Purgatorio e scaldare le migliaia e migliaia di visitatori giunti fin qui!

Complimenti davvero, una bella organizzazione. Torneremo sicuramente!

T&T


PREGHIERA DI BENEDIZIONE DEI FUOCHI

Benedici, Signore,
questo fuoco acceso
in memoria dei nostri cari.

Nutrendoci dei loro valori,
portando avanti l’impegno fammiliare,
ci hanno trasmesso le nostre belle tradizioni;
il loro amore ci ha indicato la meta
per cui viviamo
ed in vista della quale insieme camminiamo:
la salvezza che il Padre desidera
per tutto il creato.

Alla luce e al calore di questo fuoco,
ci sentiamo famiglia di Dio;
noi, che ancora su questa terra
portiamo avanti il nostro impegno,
ed i nostri cari che, già in Dio,
hanno compiuto la propria missione.

Fa’ che nel fuoco dello spirito
sia rinvigorita la speranza
che ci fa guardare ai santi
e ai nostri cari defunti
come a figli di Dio, figli della Chiesa,
sposi cristiani,
ministri del popolo di Dio
giunti al compimento della loro missione,
alla meta cui attendono anche noi.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen!

 Redazione

 

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