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15/10/2008

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DUE ARTISTI DA NON DIMENTICARE (2)

Clicca per Ingrandire Tra le canzoni più famose e più belle di Pierangelo Bertoli si ricordano “Eppure soffia”, uno tra i primi esempi di canzone attenta ai temi dell'ecologismo, “Certi momenti”, in cui si schiera manifestamente affinché le donne abbiano la possibilità di abortire, “Il centro del fiume”, metaforico e poetico confronto tra la generazione impegnata e quella successiva, oltre alle già citate “A muso duro”, riflessione in chiave autobiografica sul ruolo civile del cantautore, “Filastrocca a motore” e “Così”, dove descrive se stesso.

Lo stile di Bertoli si contraddistingue per la sua immediatezza, nonché per i mai banali echi poetici che fanno della sua opera un esempio limpido della bontà della prima canzone d'autore italiana che ha ospitato artisti come Fabrizio De André, Francesco Guccini, Paolo Conte, Giorgio Gaber, Francesco De Gregori. Molte volte nelle canzoni canta contro la guerra o a favore dei più deboli. Nonostante gli spunti politici di molti testi, l'impegno di Bertoli si svolse principalmente sul piano civile e sociale.

Bertoli ha inoltre cantato molte canzoni in dialetto sassolese, prima raccogliendole in un Cd (“Sat vein in meint”) e poi in altri album. Con tale operazione ha dimostrato coraggio, dato che questo dialetto risulta incomprensibile già a venti chilometri di distanza dal paese natale del cantautore e conta, quindi, un numero minimo di parlanti. Eppure, proprio in canzoni come “Prega Crest” (“Prega nostro signore”), “La bala” (dove "bala" significa, con doppio senso, sia "bugia" sia "ubriacatura"), è possibile cogliere in Bertoli una voce genuina della sua terra, "dura e pura" come si suol dire del popolo emiliano.

L'ultimo album, “301 guerre fa”, composto da inediti e vecchie canzoni riarrangiate e ricantate, è uscito poco prima della morte, mentre canzoni, scritte con la collaborazione del figlio Alberto (ma anche di Ligabue), non furono mai incise da Bertoli, nonostante fossero pronte, a causa della malattia del cantautore e della sua scomparsa. Il 28 aprile 2006, a cura di Alberto, è uscita una raccolta, “Parole di rabbia, pensieri d'amore” con un inedito, “Adesso” (registrato nel 1990). Pare, comunque, che l'artista emiliano abbia lasciato altre canzoni incise precedentemente e mai pubblicate.

Il 27 settembre di quest’anno, nel suo paese natale, Sassuolo, si è tenuto il primo raduno ufficiale dei fans di Pierangelo, coordinato e organizzato dal sito ufficiale “www.bertolifansclub.org”. L'evento è iniziato con l'inaugurazione di un bassorilievo dal titolo "A muso duro", è proseguito con una chiacchierata/dibattito sulla vita di Bertoli dal titolo "Parole di rabbia e pensieri d'amore" e con l'inaugurazione di una mostra fotografica e oggettistica dal titolo "E così nasce una canzone". In serata si è tenuto un grande concerto-tributo a cui hanno partecipato fra gli altri Fabio Concato, i Modena City Ramblers e il figlio Aberto. L'evento ha riscosso un enorme successo registrando il tutto esaurito.

Ciao, Pierangelo, non ti dimenticheremo.

 Wikipedia

 

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