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05/10/2008

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Docenti alla riscossa!

Clicca per Ingrandire Il giorno 3 ottobre scorso si è svolta nell’istituto “Mauro Del Giudice” di Rodi Garganico un’assemblea sindacale cittadina organizzata dalla “Gilda” che ha visto la partecipazione di docenti e personale Ata di ogni ordine e grado delle scuole di Rodi.

Durante i lavori dell’assemblea presieduta dai proff. Franco Capacchione e Paolo Pastore, dirigenti della federazione provinciale “Gilda”, sono stati illustrati i pesanti tagli e le scellerate riforme predisposte per la scuola italiana dal ministro dell’Istruzione e dell’Economia, nonché i discutibili provvedimenti relativi al D.L. 112/2008 che penalizza i lavoratori ammalati costituendo una vera lesione del diritto alla salute.

Una riforma epocale della scuola, quella prevista, che riduce di oltre 150mila i posti di lavoro in soli tre anni, una scandalosa realtà sotto gli occhi di tutti che dovrebbe far riflettere il mondo della scuola, i docenti, le famiglie e tutti i Sindacati al fine di ritrovare, finalmente, autonomia di azione e di scelte, un’autonomia che la “Gilda” rivendica fin dalla sua nascita.

Se siamo costretti ad accettare impotenti e con rassegnazione il divario delle retribuzioni rispetto alla media degli altri insegnanti europei, non possiamo assolutamente assistere allo sfascio della scuola pubblica realizzata incidendo sulla qualità dell’istruzione attraverso la reintroduzione del maestro unico, la riduzione degli orari curricolari, l’accorpamento delle classi di concorso, l’accorpamento di classi, l’aumento del numero di alunni per classe, la soppressione e l’accorpamento di scuole e la riduzione dei posti di sostegno… tutto questo non certo per migliorare la scuola italiana, ma per imbavagliare uno dei settori strategici dello Stato: quello in cui si dovrebbero formare cittadini consapevoli dei propri diritti, quei diritti che proprio da questi interventi vengono negati e soppressi.

I fortunati docenti che conserveranno il posto di lavoro saranno costretti ad affrontare enormi disagi per il numero degli alunni e la presenza sempre più massiccia di stranieri che, pur avendo diritto a una totale integrazione scolastica, non potranno essere adeguatamente seguiti. Tutti questi motivi dovrebbero portare alla rinascita dell’orgoglio della classe docente, al di là della propria condizione personale, della scuola e della città in cui si insegna, dovrebbero far ritrovare l’unità della categoria dei docenti e l’unità delle azioni dei Sindacati da cui oggi ci aspettiamo forme di protesta forti ed efficaci, che facciano sentire la delusione e l’amarezza per il progressivo svuotamento della funzione docente, un tempo centrale in uno stato civile, democratico e pluralista.

Invitiamo i docenti e tutto il personale della scuola, indipendentemente dalla propria formale iscrizione, a sostenere le azioni e le forme di protesta della “Gilda” per ritrovare il proprio prestigio (la compattezza ci darà ragione come in altri casi è già avvenuto) e tutti gli altri colleghi a sollecitare le proprie Organizzazioni Sindacali a ricercare soluzioni convergenti e interventi condivisi che non siano compromessi con la politica e con gli schieramenti.

Concetta Bisceglie (rappresentante “Gilda” I.I.S. “Mauro del Giudice” - Rodi Garganico)

 Redazione

 

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