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02/10/2008

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La “miniera” di Apricena
Clicca per Ingrandire Cinque settimane di intenso lavoro hanno portato alla luce numerosissimi reperti di straordinaria importanza scientifica. Si è conclusa la seconda campagna di scavo preistorico - paleontologico di Pirro Nord, presso la Cava dell’Erba di Apricena. Impegnati oltre 60 tra ricercatori e studenti provenienti da numerose Università italiane ma anche da Università estere, come quelle delle Filippine, dell’Indonesia e del Marocco.

“Il sito di Pirro Nord - spiegano i direttori dello scavo, Marta Arzarello (Università di Ferrara), e Marco Pavia (Università di Torino) - ad oggi rappresenta la più antica testimonianza dell’arrivo dell’uomo preistorico in Europa, uomo che troviamo circa un milione 8oomila anni fa alle porte dell’Europa, in Georgia, e successivamente in Italia, Francia e Spagna”.

La campagna di scavo 2008, finanziata da Comune di Apricena, guidato dal sindaco Vito Zuccarino, Italcementi Group, fondazione CRT, e Caripuglia, ha permesso di raccogliere nuove informazioni riguardanti sia la fauna a vertebrati fossili che abitava la zona un milione e mezzo di anni fa, sia le strategie di sussistenza adottate dai primi europei. Rinvenuti più di 3mila resti di ossa appartenenti a grossi mammiferi estinti (tigre dai denti a sciabola, bisonte, mammuth, elefante…) nonché più di cento strumenti in selce ad attestare l’attività domestica dell’uomo che usava il bordo tagliente delle schegge per il depezzamento delle carcasse animali, cacciate sia attivamente sia recuperate in seguito al loro abbandono da parte di altri grossi predatori, e per altre attività domestiche.

“La campagna di scavo di quest’anno - commenta il sindaco - ha confermato tutta la validità e l’importanza della ricerca in corso nelle nostre cave. Una realtà di valore internazionale di cui auspichiamo al più presto che la comunità regionale e altri enti prendano coscienza comprendendone la portata e i possibili risvolti positivi per il nostro territorio”.




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