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15/09/2008

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“AREA VASTA”: TAGLIATO FUORI IL GARGANO?

Clicca per Ingrandire Riguardo al gran “movimento” che si sta operando intorno alla pianificazione strategica territoriale di “Area Vasta” e in riferimento a quanto risalta maggiormente anche e soprattutto nella Delibera-zione della Cabina di Regia, l’Associazione Carpino Folk Festival lancia un “APPELLO PER LA CULTURA” a: presidente Provincia di Foggia, presidente Ente Parco Nazionale del Gargano, pre-sidente Comunità Montana del Gargano, sindaci di Apricena, Cagnano Varano, Carapelle, Carpino, Cerignola, Chieuti, Foggia, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Manfredonia, Mattinata, Monte Sant'Angelo, Ordona, Orta Nova, Peschici, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Paolo di Civitate, San Nicandro Garganico, San Severo, Serracapriola, Stornara, Stornarella, Torremaggiore, Vico del Gargano, Vieste e Zapponeta. Nonché ai rappresentanti delle categorie economiche, sociali e ambientali e per conoscenza agli as-sessori al Turismo e alla Cultura e al presidente della Commissione Cultura della Provincia di Foggia. La neonata Associazione Culturale “Punto di Stella” e il proprio sito web di riferimento, collegato a un cartaceo di prossima uscita, condividono in pieno e appoggiano l’APPELLO, affiancandolo senza mezzi termini. Di seguito il testo.

“In questi giorni si leggono sulla stampa idee e ipotesi progettuali di singoli esponenti politici in merito alla pianificazione strategica territoriale di Area Vasta. Quello che risalta maggiormente, an-che e soprattutto nella Deliberazione della Cabina di Regia dello scorso 24 luglio, è il venir meno della centralità dello sviluppo culturale e di conseguenza del suo turismo sia nel dibattito che nelle dorsali e nei 38 progetti/bandiera del Piano Strategico.

“Dal sito Capitanata2020.it viene dato ampio risalto a uno studio del Parlamento Europeo perché darebbe conferme indirette alle opzioni di ‘Capitanata 2020’, ma è proprio da quello studio che la Commissione per lo sviluppo regionale del Parlamento Ue prende spunto per raccomandare di pro-muovere il patrimonio e il turismo culturale al fine di diversificare l'offerta turistica delle regioni costiere. Per queste ed altre ragioni, l'Associazione Culturale Carpino Folk Festival, nel condividere la richiesta del sindaco Andrea Ciliberti di maggiore attenzione alla candidatura di Monte Sant'An-gelo come Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco e nel sostenere l'ennesimo appello del Centro Studi Martella di Peschici per la messa a tutela dell'Abbazia di Kalena, non vuole far mancare anche in questa circostanza il proprio contributo per ottimizzare la competitività sociale, ambientale, econo-mica, turistica e il riposizionamento del nostro Gargano nel contesto regionale, italiano ed europeo.

“Dal momento che le Misure 4.1 e 4.2 prevedono ingenti fondi per le infrastrutture, la promozione e la valorizzazione dell'economia turistica nonché per la tutela, la valorizzazione e la gestione del pa-trimonio culturale, e poichè nella fase preliminare, con termine fissato al 30 settembre 2008, per gli interventi e i progetti di importo superiore al Milione di Euro non è necessaria la presentazione di un piano di fattibilità, sottoponiamo alla Vostra attenzione l'idea progettuale di un Auditorum della Musica Popolare, che terrebbe conto delle peculiarità del territorio, aiuterebbe la destagionalizza-zione dei flussi turistici, ma soprattutto sarebbe in grado di favorire il riequilibrio tra aree costiere ed entroterra, valorizzando in particolare i borghi storici maggiormente dotati di patrimonio culturale materiale e immateriale.

“Per rendere famoso in tutto il mondo un territorio e attrarre il turismo internazionale occorrono grandi simboli, come la Torre Eifell a Parigi, la Cupola del Brunelleschi e Ponte Vecchio a Firenze, il Colosseo di Roma, il Ponte di Rialto a Venezia e via elencando. Per far conoscere il Gargano nel mondo occorre un'opera attrattiva, unica, che susciti curiosità, polivalente, che produca reddito e la-voro, che faccia parlare di sé, che sia utile ai cittadini e identitaria, che sia eco-ambientale, che valo-rizzi la memoria storica e culturale locale e che ne incrementi il valore scenico e panoramico.

“Per questa ragione vi proponiamo di inserire nella pianificazione strategica un “Auditorum della Musica Popolare” progettato da un grande architetto dei nostri tempi (ad es. Massimiliano Fuksas o Oscar Niemeyer), che insieme all'opera di Renzo Piano, per Padre Pio a S.Giovanni Rotondo, faccia convergere sul Gargano il turismo culturale internazionale. Un’opera che permetta di istituire un ar-chivio multimediale e sonoro sulla cultura garganica di tradizione, periferico rispetto all'archivio delle musiche di tradizione della Puglia promosso dalla Regione Puglia d'intesa con il Ministero dei Beni Culturali in divenire presso la Biblioteca Nazionale di Bari. (A questo proposito riteniamo or-mai urgente - questo vuole essere un'altro progetto - che attraverso l'Università di Foggia e gli ope-ratori culturali del territorio venga condotta un’ampia ricerca su tutti gli aspetti del tutto vergini e ininvestigati del patrimonio culturale immateriale del Gargano, una ricerca sul campo per analizzare le pratiche musicali tradizionali - in primis la serenata – e i suoi aspetti sociologici, semiotici e lin-guistici, e soprattutto un’indagine demoantropologica sui complessi rapporti tra fenomeni produttivi e fenomeni sociali del nostro territorio.)

“Una struttura architettonica – dicevamo - che, nata per valorizzare il ritmo della Puglia garganica, serva a realizzare ogni sorta di evento non solo artistico e culturale (concerti, spettacoli, mostre arti-stiche, proiezioni), ma anche ogni sorta di evento economico (fiere, esposizioni) e politico (congressi, dibattiti, comizi), nonché per sviluppare nuove attività che siano in grado di attrarre flussi consistenti di visitatori, nonché qualificare, diversificare e ampliare la filiera turistica. Un Auditorum, quindi, sufficientemente multifunzionale che consenta il suo utilizzo per ogni aspetto della vita sociale di questa terra, una delle meno servite e svantaggiate del territorio nazionale da forme di aggregazione politica, economica e sociale.

“Sicuri di avviare comunque un dibattito intorno al nostro contributo e in attesa di poterlo precisare in ogni dettaglio, invitiamo tutti coloro che sono impegnati nella progettazione dei Piani Strategici ad avere a cuore le sorti del Gargano tenendo in dovuta considerazione la constatazione che le poli-tiche regionali per il turismo nel nuovo periodo di programmazione 2007/2013, tutte volte a ridurre la pressione sulle zone costiere al fine di ridurre gli impatti negativi dal punto di vista ambientale, economico e sociale, saranno indirizzate da un lato a consolidare e valorizzare gli attrattori attual-mente esistenti, dall'altro a promuovere attività ed eventi culturali di richiamo su scala nazionale e internazionale che in assenza di strutture adeguate sul Gargano non solo non potrebbero essere rea-lizzate, ma inevitabilmente lo taglierebbero fuori dal raggio del turismo culturale.

Antonio Basile - Associazione Culturale Carpino Folk Festival

 Associazione Culturale CARPINO FOLK FESTIVAL

 

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