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26/08/2008

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POCA ACQUA: NON SPRECHIAMOLA

Clicca per Ingrandire Quando dichiarazioni e riunioni si succedono senza quasi soluzione di continuità, vuol significare che il problema, qualunque esso sia, comincia a farsi sentire. E nella “siticulosa Apulia” il problema non può essere che uno: la carenza di acqua. Sappiamo bene che sin dalla sua costruzione l’Acquedotto Pugliese, che finalmente portò uno dei beni più preziosi, se non il più prezioso, nelle piazze prima, con le fontanine pubbliche, poi nelle case, attinse a sorgenti lucane (il Sele), e tale dipendenza è rimasta fino a oggi. La riunione di Matera di stamattina ne è ulteriore riprova.

Cosa ne è scaturito? Il comitato di coordinamento per la gestione dell'acqua tra Puglia (rappresentata dall’assessore alle Opere Pubbliche Onofrio Introna) e Basilicata (con il governatore Vito De Filippo), alla presenza dei vertici delle rispettive Autorità di Bacino e del rappresentante del Provveditorato alle Opere Pubbliche delle due regioni per conto del Governo, ha deciso di non toccare il livello del potabile per la Puglia che pertanto resterà inalterato.

Per il comparto agricolo si è garantita una congrua fornitura con l'aumento a 800 litri al secondo rispetto agli attuali 500 (“schema Stornara-Tara”) e una contrazione per lo “schema Bradano-Metaponto, data la diversa necessità di “accompagnamento al termine dei raccolti". L’accordo ha validità fino al 10 settembre. "Riunione positiva - ha dichiarato al termine l’assessore Introna - anche per l'annuncio da parte dell'Ente Irrigazione del riappalto e della riaggiudicazione dei lavori per la traversa del fiume Sarmento, la cui realizzazione consentirà già dal 2009 l'arrivo nell'invaso del Sinni dai 60 agli 80 milioni di metri cubi di acqua".

Noi utenti, tuttavia, non restiamocene con le mani in mano, o con le mani sotto i rubinetti, meglio, a consumare acqua come se nulla stia accadendo, mentre Giove Pluvio non si decide a venirci incontro. Dosiamo i nostri consumi e risparmiamo. Si sappia, al riguardo, che per uso alimentare ne utilizziamo ogni anno 172 litri, un rubinetto che gocciola ne spreca al giorno 100, un bucato della lavatrice ne fa fuori 60-90, una doccia 20 (preferibile a un bagno in vasca per cui ne occorrono 100-150), una rasata di barba a rubinetto aperto 70, una lavata di denti (sempre a rubinetto aperto) 40 e un lavaggio della lavastoviglie 18-30. Senza dimenticare lo sciacquone del w.c. che ne scarica dai 6 ai 10 litri.

 Redazione

 

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