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12/07/2012

BORDO - GATTA - CERA

 PARLAMENTO - Il diario di… Bordo = “Le preferenze sono il modo migliore per restituire ai cittadini la possibilità di scegliere direttamente i parlamentari". Michele Bordo, deputato PD e presentatore della prima proposta di legge elettorale depositata alla Camera che reintroduce le preferenze, interviene nel dibattito provocato dalla lettera del presidente della Repubblica “ancora una volta saggio interprete del sentimento popolare" inviata ai presidenti Fini e Schifani. La proposta di legge articolata dall’on. Bordo prevede la “reintroduzione delle preferenze e l’attribuzione dei seggi in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista”. La circoscrizione elettorale “corrisponde al territorio della provincia” e il numero massimo di deputati assegnati a ciascuna circoscrizione è proporzionale al numero di residenti. La soglia di sbarramento per la singola lista e' fissata al 5%, che diventa il 15 per le coalizioni. Il premio di maggioranza è "attribuito alla coalizione o alla singola lista che ottenga il 40% dei voti validamente espressi e che, in tal caso, conquisterebbe il 55% dei seggi della Camera dei Deputati”.

La proposta di nuova legge elettorale introduce anche “il principio della parità di genere, con la previsione di liste di candidati composte per metà da uomini e metà da donne, e la possibilità offerta agli elettori di esprimere fino a due preferenze a condizione che tale opzione garantisca l'alternanza di genere”. Infine, è cancellata la possibilità di candidarsi in più circoscrizioni elettorali. "Sulla legge elettorale - continua Bordo - non c'è più il tempo di inseguire il modello migliore possibile. Il doppio turno, per quanto mi riguarda, costituisce senza dubbio il sistema più efficace per il nostro Paese; ma dobbiamo prendere atto che forse non ci sono più le condizioni per trovare un accordo largo in Parlamento.

Se i 10 giorni dati alla commissione affari costituzionali del Senato per trovare un'intesa trascorressero inutilmente, il Pd deve fare ogni sforzo per consentire che almeno si restituisca ai cittadini il potere di scegliere i propri rappresentanti. Anche attraverso le preferenze, che non sono pericolose a prescindere. Tutti i sistemi che attribuiscono il potere di scelta ai cittadini possono determinare il rischio, in alcune realtà, di rendere condizionabili le candidature e le elezioni; ma questo non può essere un alibi per consentire ancora ai partiti di scegliere chi mandare in Parlamento. Il problema, allora, non è costituito dalle preferenze, ma da come i partiti selezionano i candidati delle proprie liste da sottoporre poi al giudizio degli elettori. Sono convinto che le preferenze costituiscano ancora il metodo più efficace per consentire ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti. Se fossero il primo passo avanti per modificare il ‘porcellum’, il Pd farebbe bene a condividerle senza pregiudizi anche nella speranza di ottenere cambiamenti più profondi dell'attuale sistema elettorale". (Michele Bordo, deputato)


REGIONE PUGLIA = La circostanza che anche questa volta la gara per l’aggiudicazione del servizio del “metrò del mare” per collegare Manfredonia, Vieste, Rodi G.co e Isole Tremiti sia andata deserta è certamente riconducibile a responsabilità della Regione Puglia che ha trasmesso solo a giugno, ormai a stagione estiva già iniziata, la delibera di Giunta Regionale con cui si delegava la Provincia a redigere, come è avvenuto, il relativo bando.

Certo, sarebbe stata opportuna maggiore cautela da parte di chi ha strombazzato tale iniziativa come un merito della maggioranza al governo della Regione, dimenticando volutamente che il sottoscritto l’anno precedente aveva formulato la stessa proposta, irresponsabilmente bocciata solo perché proveniente da un esponente dell’opposizione. Prima dei tanti autoincensanti proclami, qualcuno avrebbe dovuto attendere l’esito della gara e accorgersi, magari, che il ritardo della giunta regionale aveva ancora una volta cagionato un danno grave al territorio garganico, privandolo, per un altro anno ancora se tutto andrà bene, di un servizio invocato dalle popolazioni locali e dai turisti, dalle ricadute positive per tutta la Capitanata facilmente intuibili.

Auspico per il futuro che gli atteggiamenti trionfalistici di chi siede fra i banchi della maggioranza cedano il passo a comportamenti concludenti e responsabilmente pensosi delle sorti della nostra comunità umana. (Giandiego Gatta, consigliere PdL)


COMUNE DI SAN MARCO IN LAMIS: APPELLO AI CITTADINI = E’ bastato il gesto di qualche balordo a mandare in frantumi uno specchio parabolico, sostituito solo due giorni fa all’altezza del vecchio carcere di San Marco in Lamis. Un gesto isolato o è ormai prassi consolidata? Dove è andato a finire il senso civico? Tutti dovrebbero comprendere che cooperare per il miglioramento della società in cui si vive porterebbe benefici a tutti i sammarchesi: comporterebbe un aumento del benessere e le istituzioni funzionerebbero meglio. Ma quando si vedono gesti, che seppur isolati, portano allo sfiducia, questi non fanno altro che provocare indifferenza e in alcuni casi addirittura atteggiamenti predatori verso gli altri e le risorse pubbliche.

Condannare non basta! Serve l’aiuto di tutti. Chi ha a cuore il paese in cui viviamo ha il dovere di denunciare chi rovina ogni speranza di crescita. Credo profondamente che San Marco possa ancora crescere in meglio, e le risorse che sto mettendo in campo vanno in questa direzione. Quando per esempio vi recate nel bosco o percorrete una strada non chiedetevi se oggi sono passati a raccogliere l’immondizia, ma chiedetevi piuttosto chi ha gettato questa o quella busta di plastica. Se la domenica mattina andate in giro nelle zone centrali del paese o magari decidete di portare i vostri figli nella Villa Comunale, non scandalizzatevi se ancora non sono state raccolte le migliaia di bottiglie di vino o liquore! Ma chiedetevi piuttosto chi ne fa uso. Se guardate una persona che si apparta per i propri bisogni o che tira una pietra verso un segnale stradale non siate indifferenti!

Aiutate il Vostro Paese a uscire dall’indifferenza. San Marco non è solo di chi amministra ma è anche il “tuo”. Con affetto. (Angelo Cera, sindaco)

 
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