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11/03/2011

PELO E CONTROPELO DI… GATTA (attivazione 118 a Tremiti)

 Le “interrogazioni” del consigliere regionale Giandiego Gatta (PdL).


PREMESSO che:
- in data 18 giugno 2010 (leggi il testo in calce; ndr) lo scrivente proponeva interrogazione a risposta scritta su “Servizio di eliambulanza a Vieste”, servizio il cui ripristino si rende assolutamente necessario, e che alla stessa ad oggi non è pervenuta alcuna risposta;
- con deliberazione n° 218 del 17 febbraio u.s. il Direttore Generale della A.S.L. della Provincia di Foggia deliberava in merito all’ “attivazione postazione territoriale servizio emergenza urgenza 118 per le Isole Tremiti” (che di fatto è per una sola isola, cioè San Domino, perchè in condizioni avverse non si puo' traghettare), con una previsione di spesa per il solo personale medico (5 unità) di ben 950.000 euro;

RILEVATO che:
 con le stesse risorse si potrebbero pagare gli stipendi a 17 medici specialisti, molto più utili per una popolazione con molti anziani multitrattati ( cioè con più patologie);
 attualmente il servizio sanitario delle Isole Tremiti è assicurato da due presidi di continuità assistenziale (ex “guardia medica”), uno sull’isola San Domino (di fatto un servizio di pronto intervento) con un medico di guardia nelle ore notturne di tutti i giorni e diurne e notturne dei giorni prefestivi e festivi, coadiuvato da un infermiere e un autista ambulanziere in servizio 24 ore su 24, e l’altro sull’isola San Nicola (dalle 20 alle 8 dei giorni feriali e dal sabato ore 10 al lunedì mattina ore 8);
 nel periodo estivo il servizio è potenziato dalla medicina turistica su entrambe le isole (cosicché il servizio è 24 ore su 24 su entrambe le Isole);

RITENUTO, altresì, che:
1. un presidio di 118 con una equipe di un medico, un infermiere, un autista e, in più, un soccorritore sull’isola di San Domino 12 ore (come già deliberato dalla Regione), ma modificato a 24 dalla Asl Fg, oltre ad aggravare notevolmente la spesa sanitaria già sofferente (soccorritore in più, ferie e malattia pagate al triplo, così come previsto dal contratto per il 118 e non previsto per la guardia medica), è inutile, perché di giorno c’è già il medico di base, e non porterebbe alcun beneficio se non una notevole riduzione di servizi, quali, in via esemplificativa:
• ricettazione farmaci con ricettario SSN, di pertinenza dei medici della guardia medica;
• prestazione di routine per gli anziani, terapie iniettive ed endovenose anche domiciliari;
• controlli pressori e glicemici di routine anche domiciliari;
• cambio di catetere;
• prelievi ematici per esami di laboratorio, controlli e consulenze di esami ematochimici, etc…;

2. sarebbe inefficace, perché non coprirebbe il territorio dell’isola di San Nicola, attesa l’impossibilità di accesso per irreperibilità di mezzi nautici e/o operatori nautici sia in condizioni ottimali che, tantomeno, in caso di maltempo;

3. priverebbe di incarico i medici residenti nel comune delle Isole diomedee, che da numerosi anni svolgono questo lavoro con dedizione ed abnegazione e, altresì, priverebbe i cittadini del rapporto fiduciario, importante anche sotto il profilo psicologico, medico – paziente, instauratosi nel corso degli anni;

4. sarebbe dispendiosissimo, vista la necessità di reperire nuovi locali per l’allocazione del personale del 118, esigenza per la quale gli uffici ASL competenti hanno proposto il completamento della struttura sanitaria della zona piana dell’isola di San Domino con uno stanziamento di ulteriori euro 980.000, fondi che avrebbero potuto essere finalizzati al necessario ripristino del servizio di eliambulanza a Vieste;

Tanto premesso, SI INTERROGA il presidente della Giunta Regionale on. Niki Vendola, l’assessore alla Sanità dr. Tommaso Fiore, per sapere se non si ritenga che:
a) con un minimo incentivo nel periodo invernale, si possa proporre l’affidamento per reperibilità della copertura delle ore notturne e del servizio di Igiene sull’Isola di San Domino al medico di base, anche in considerazione delle scarse presenze nei mesi invernali e del riconoscimento di “zona disagiatissima”;
b) cosi facendo, ci sarebbe una Guardia Medica a San Domino solo per la copertura nei giorni prefestivi e festivi, mentre nei periodi estivi, data la maggiore affluenza, tale copertura sarebbe assicurata dalla Medicina Turistica;
c) sull’Isola di San Nicola, oltre alla già esistente guardia notturna, sempre per reperibilità e con un minimo incentivo, si possa affidare ai medici di turno la copertura delle ore diurne;
d) le somme risparmiate possano essere utilizzate per accessi mensili di medici specialisti, cosi da non dover costringere la popolazione a dover raggiungere il vicino Molise (Termoli) per poter fruire in quella regione di prestazioni mediche di routine e specialistiche, con un aggravio di spese sia per i cittadini delle Isole che per le casse del Servizio Sanitario Regionale Pugliese;
e) le ulteriori somme economizzate possano essere utilizzate per il ripristino del servizio di eliambulanza a Vieste, in virtù di tutte le ragioni e considerazioni di cui alla interrogazione inoltrata dallo scrivente in data 18 giugno 2010 e recante il numero di protocollo n° 113/PDL del 18/06/2010.

Giandiego Gatta



= Il documento del 18 giugno 2010

Interrogazione urgente a risposta scritta: Servizio di eliambulanza a Vieste.

PREMESSO che:
1) Le condizioni orografiche del territorio garganico sono tali da creare seri problemi alla viabilità e mobilità;
2) La distanza dai presidi ospedalieri di 1° e 2° livello (intesi come presidi provvisti di mezzi e risorse qualificate a far fronte alle emergenze, vd. Oo.Rr. di Foggia e Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo), è tale che questi ultimi siano raggiungibili, nella migliore delle ipotesi, con ambulanza in non meno di 1h-1h,30m;
3) Il notevole incremento delle presenze durante l’estate comporta maggiori probabilità di far ricorso al ricovero ospedaliero e soprattutto dell’incidentistica stradale;
4) L’elisoccorso da Foggia si attiva, quando disponibile, solo in casi di estrema gravità, e comunque raramente come soccorso primario diretto, bensì provvede al trasferimento secondario dei pazienti che in prima battuta sono assistiti dall’equipe del 118 di base c/o il Pronto Soccorso di Vieste. In sintesi: nei casi di richiesta di soccorso, interviene l’equipe 118 con ambulanza; dopo la valutazione del caso da parte del medico, questi tramite la centrale operativa di Foggia, richiede l’intervento dell’elisoccorso che, tra valutazione del caso e arrivo a Vieste, in genere non impiega meno di 40’. Se l’elicottero fosse di stanza a Vieste, paese dotato di eliporto e baricentrico rispetto a tutto il territorio garganico, si eviterebbero detti tempi morti, spesso letali per le condizioni dell’infortunato, e il paziente potrebbe essere già trasportato in ospedale.

PREMESSO, inoltre, che:
• la maggior parte delle richieste di Elisoccorso proviene dall’area garganica, e in particolare da Vieste, Peschici, Tremiti (60-70% del totale);
• I mancati ricoveri con eliambulanza sono effettuati con ambulanza (circa 200 ricoveri nel 2009); ciò vuol dire privare l’intero territorio di Vieste dell’unica ambulanza di soccorso del 118, per un tempo non inferiore alle 3 ore; pertanto, se in questo lasso di tempo perviene un’altra richiesta di soccorso, quest’ultima deve necessariamente essere soddisfatta dall’ambulanza in dotazione al presidio di Peschici, e in caso di indisponibilità, dall’ambulanza in dotazione a Vico del Gargano;
• Questa situazione, più frequente in estate, comporta notevoli ritardi nei soccorsi, soprattutto nei casi in cui anche pochi minuti potrebbero salvare vite umane, ed espone gli operatori sanitari a frequentissimi problemi medico legali;
• Oltre ai problemi orografici, altro dato importante da tener presente è l’atavico mancato potenziamento dei servizi territoriali, in particolare quelli diagnostici a supporto del servizio di emergenza-urgenza (es: nonostante la patologia traumatica sia prevalente è possibile effettuare una radiografia solo nei giorni feriali dalle ore 8 alle 14, senza parlare dell’impossibilità di eseguire un esame ecografico o Tac). Tutto ciò ovviamente aumenta la probabilità di ricoveri o trasferimenti ospedalieri impropri;

CONSIDERATO, infine, che per quanto attiene l’attività specifica dell’elisoccorso, nella maggior parte dei casi essa si limita ai trasferimenti secondari, non effettua voli notturni come enfatizzato (emblematico è il caso di un gravissimo incidente stradale occorso nella notte del 7 agosto 2008, in cui tre pazienti in gravissime condizioni hanno atteso ore al PPI di Vieste per essere trasferiti in ambulanza in ospedale ed uno di loro ha perso la vita per shock emorragico appena giunto in ospedale) e non sembra aver ridotto i tempi di trasferimento ospedaliero rispetto all’eliambulanza.

Tutto ciò premesso e considerato, SI INTERROGA il presidente della giunta regionale, on. Niki Vendola, l'assessore alla Sanità, dr. Tommaso Fiore, e l’assessore ai Trasporti, dr. Guglielmo Minervini, per sapere:

1. Se e quali iniziative si intendono porre in essere per ridurre i disagi e i rischi per la vita che sopportano i residenti dell’intero Gargano ed i numerosi ospiti che affollano, prevalentemente nei mesi estivi, tale promontorio;
2. Se intendono consentite il ripristino del servizio eliambulanza in Vieste, perlomeno nei mesi estivi, a copertura dell’intero territorio garganico, area maggiormente antropizzata della Capitanata, con gravi criticità di mobilità e collegamenti (Giandiego Gatta).

 
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