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  ULTIME DAL PALAZZO....  DI PUNTO DI STELLA

 

04/02/2010

ATTIVITA IN REGIONE PUGLIA E PROVINCIA DAUNA

 REGIONE = “La concreta azione antimafia messa in campo dalla Giunta e dal Consiglio della Regione Puglia ha elevato un argine robusto al dilagare dell’inquinamento malavitoso nell’economia e nella pubblica amministrazione”. E’ il commento di Michele Bordo, deputatol Pd e componente della Commissione bicamerale Antimafia, all’audizione del presidente Nichi Vendola dinanzi ai commissari di Palazzo San Macuto, atto con cui si è chiuso il ciclo degli incontri con i governatori delle 4 regioni meridionali più grandi.

Nel corso dell’incontro “Vendola ha offerto un’approfondita e acuta analisi della pervasività e della pericolosità del fenomeno mafioso in Puglia - continua Bordo - e illustrato all’attenzione della Commissione i contenuti del percorso di contrasto e prevenzione messo in campo, avvalendosi appieno dell’autonomia legislativa e finanziaria”.

In questi ultimi 5 anni, la Giunta regionale ha varato, “con l’indispensabile supporto del Consiglio”, norme che prevedono: la risarcibilità dei danni subiti da persone e imprese vittime dell’usura e del racket; il contrasto al caporalato realizzato attraverso il ritiro dei fondi comunitari, statali e regionali assegnati alle imprese illegali; la ‘bonifica’ della governance dell’Istituto autonomo case popolari e dei meccanismi di assegnazione degli alloggi; la stabilizzazione dei forestali, da cui è derivata una drastica riduzione del numero di incendi; l’effettività della confisca dei beni delle organizzazioni mafiose e lo stanziamento di 7,5 milioni per sostenere il loro reimpiego a fini sociali.

“Una produzione normativa assolutamente originale e di qualità europea, che rappresenta uno dei tratti distintivi della presidenza Vendola - conclude Bordo. - Un esempio di buon governo e buona politica che lo Stato e le altre regioni farebbero bene a emulare per rafforzare l’azione antimafia a tutti i livelli territoriali”.

PROVINCIA = “Il PdL vuole instaurare una Giunta monocolore truffando gli elettori dell’UdC e ribaltando il risultato delle amministrative”. A parere del segretario provinciale del Partito Democratico, Paolo Campo, “quello che si sta consumando a Palazzo Dogana è un delitto politico, che forse consentirà la sopravvivenza dell’Amministrazione ma certamente non garantirà alla Capitanata un governo degno di questo nome”. La decisione di estromettere l’UdC dalla Giunta Pepe “smaschera la volontà egemonica del PdL sull’area moderata - continua Campo - appena celata dal collateralismo di liste civiche nate esclusivamente per ragioni di aritmetica elettorale e geometria amministrativa”.

Prima ancora del ritiro formale delle deleghe ai due assessori indicati dall’UdC “si è aperta la stagione del turismo politico, che ha già fatto guadagnare all’Amministrazione il sostegno di un partito assente alle elezioni provinciali. Contemporaneamente, si avanzano autocandidature ‘civiche’ per gli Assessorati rivendicati dal PdL, prefigurando la permanenza e l’inasprimento dello scontro politico e amministrativo all’interno della maggioranza e della Giunta”.

Condividendo le affermazioni dell’on. Angelo Cera, il segretario provinciale del Pd fa appello al “senso di responsabilità e coerenza, politica e amministrativa, del presidente Pepe, affinché si eviti alla Capitanata questo indecoroso teatrino e si ponga fine a un’esperienza incolore e insapore”.

 
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