Dopo la 2.a guerra mondiale i problemi erano tanti. Bisognava ricostruire una nazione duramente provata. A Peschici le cose non andavano bene. Fame e miseria ovunque: all'epoca l'assistente sociale non c'era! Gli USA mandarono col piano "Marchall" aiuti di generi alimentari che giunti in paese, chi era "del bottone" li aveva, altrimenti niente e quelli avanzati... a mare! Questo sì, era giusto e democratico (per loro). Qualcuno dirà: e la faccia dove la mettevano? Non possiamo chiederglielo.
Arrivò così il primo sindaco della Repubblica, Sindaco con la "S" maiuscola: si prese la responsabilità di dare ai reduci di guerra in loc. Tuppo delle Pile la terra comunale in modo da coltivarla e poter mangiare. Un uomo da imitare! Poi, sindaco dopo sindaco, sfaceli su sfaceli, per carità anche cose buone, alla fine degli anni ’70 iniziano i lavori (ma sono finiti?) di quella specie di porto, idea lanciata, pare, nel 1970 da Mario Di Lella, armatore peschiciano e candidato sindaco. Non vinse le elezioni ma voleva fare un porto, con altri criteri, tra "la cala e lo scalandrone", mentre "gli scienziati" di alcuni anni dopo lo fecero lì dov’è ora, piccolo e insignificante, rovinando un tratto di paradiso terrestre. Il bello è che in poco tempo, nella vicina Rodi il porto lo stanno finendo, anche lì creando problemi ambientali (sul lato destro, direzione Peschici, la spiaggia è cresciuta a dismisura), invece da noi ancora se ne parla, tanto che è stato presentato un altro progetto molto ambizioso, dicono, un sacco di soldi. Ma quell'ammasso di "bischconi" sparirà? Ce lo faranno sapere, visto che qui attaccano sempre manifesti (l'ultima volta hanno fatto bene però). Mi sembrano gli anni ’80, quando i "comunisti" sbraitavano ogni giorno contro il Comune. Tutti abbiamo da ridire, anche quando il parroco della chiesa Madre, per tenere al calduccio i parrocchiani (mi dispiace moltissimo che è stato offeso in quel modo: protestare è giusto, ma non così!) ha chiesto soldi per il riscaldamento. Con la chiesa siamo stati sempre generosi ed ecco il riscaldamento. Cosa succederà quando arriverà la prima bolletta? Viva L'Italia!