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23/06/2011

I CUOCHI CONTRO LE TRIVELLAZIONI

 Lettera aperta del presidente Associazione Cuochi Gargano e Capitanata, Mario Falco, al Governo. Di seguito il testo.

“L’Associazione Cuochi Gargano e Capitanata, rappresentante per la provincia di Foggia della Federazione Italiana Cuochi (Fic), ente con riconoscimento giuridico n° 171 dal 31 ottobre 2001 e unico rappresentante per l’Italia nella Wacs-Società Mondiale dei Cuochi, attraverso il consigli direttivo e tramite il suo presidente, Mario Falco, si unisce al coro dei ‘no’ ed esprime tutto il disappunto possibile nei confronti di una decisione nefasta da parte del Governo avallata dai Ministeri da Voi diretti. L’autorizzazione a effettuare trivellazioni nel mare Adriatico e nello specifico al largo delle Isole Tremiti va contro ogni ragionevole e umana motivazione.

Nessun prezzo può giustificare un danno così onusto di conseguenze negative. Autorizzare le trivellazioni alle Tremiti significa combattere contro il senso civico del popolo di Capitanata e in particolare quello Garganico, che per secoli ha sacrificato il progresso e il bene materiale a favore di una qualità di vita sostenibile. Con questa decisione s'intendono vanificare anni di lotta per istituire il Parco Nazionale del Gargano del quale, vogliamo ricordare, le Isole Tremiti fanno parte con un’area marina protetta.

Con la presente, intendo porre l’attenzione non solo sui danni ambientali (conseguenza del lavoro delle trivelle, come la distruzione dell’ambiente marino, l’inquinamento del mare o, come è stato già ricordato, i danni all’antistante Lago di Varano che potrebbe fare da risacca per i residui delle trivelle con conseguenze disastrose per la fauna lagunare e sulla già risicata economia locale), ma come Associazione di categoria ricordiamo che il turismo è una delle poche risorse per la popolazione delle Isole Tremiti, pertanto siamo preoccupati per le ripercussioni che tutto ciò potrebbe avere sui già pochi posti di lavoro nel campo della Ristorazione.

I Cuochi a noi associati si chiedono perché bisogna continuare il lavoro laborioso e giornaliero fatto di persone, ricerca e mantenimento dei prodotti locali di qualità, delle tradizioni e dell’ambiente al fine di migliorare l’accoglienza, la soddisfazione e l’offerta turistica, se poi chi ci rappresenta al Governo, che dovrebbe migliorare le nostre condizioni di vita e le nostre aspettative, è talmente distaccato e noncurante dei nostri bisogni, e con leggerezza e disinvoltura decide per il nostro futuro e per il nostro lavoro autorizzando la distruzione di tutto questo.

Ringraziandovi per l’attenzione accordataci e nella speranza che possiate dare una risposta plausibile a tutti i Cuochi e Ristoratori, ma anche a tutto il popolo di Capitanata, vi chiediamo di rivedere e cancellare questa nefasta decisione (il presidente Associazione Cuochi Gargano e Capitanata, Mario Falco).

 
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