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  LETTERA AL GIORNALE ......

 

28/06/2010

SE SPARTA PIANGE ATENE NON RIDE

 Dal gruppo consiliare Pd del Comune di Gallipoli riceviamo e pubblichiamo.

“Dalle avvisaglie alle schermaglie il passo è breve. Navigare a vista con aria di burrasca e vento di maestrale è pericoloso, specie se il nocchiero ha perso la bussola o è impedito. Quando su una barca instabile e insicura si avverte il mal di pancia, meglio rientrare subito in porto e sbarcare rinviando a tempi migliori la rotta in acque più tranquille.

“Fuor di metafora Gallipoli vive un momento indubbiamente drammatico di crisi politica e amministrativa. Ne abbiamo avuto netto il sentore questa mattina, allorché alle ore 10 l’aula consiliare è rimasta tristemente deserta e il Consiglio rinviato sine die. Presenti solo cinque della minoranza: i tre consiglieri del gruppo Pd, oltre a Giuseppe Coppola e Giovanni De Marini. Assente tutta la maggioranza al completo!

“Eppure si doveva non solo discutere sul rendiconto del 2009 che fa acqua da tutte le parti (altro che tesoretto!) e per il quale avevamo già pronta la nostra relazione da opporre agli amministratori, ma anche prendere serie misure a proposito di due depuratori consortili che minacciano la città: quelli di Gallipoli, che riversa sulla costa a nord le acque reflue, e Casarano, autorizzato momentaneamente a sversare nel canale del Raho.
Problemi di rilevante interesse per la collettività e per tutto il territorio, per il turismo e per l’economia.

“Eppure, tra questi e altre problematiche da affrontare (porto turistico, stagione estiva e avvio della differenziata), domina l’immobilismo più totale e si vive in una palude di estrema confusione e impotenza. Se il sindaco Venneri ritiene assai grave la situazione, se è convinto di avere le mani legate e non poter autonomamente rappresentare la città o non essere più in grado di affrontare e risolvere l’emergenza, né tanto meno la normalità, noi lo invitiamo a dimettersi con la massima urgenza per il bene degli interessi e della dignità dei cittadini.

“Se poi intende resistere, si presenti in Consiglio comunale, chiarisca tutto oppure proponga ai consiglieri il da farsi anche con un pacchetto di delibere ineludibili e improrogabili d’interesse comune. Noi non staremo ai giochi di nessuno dei contendenti, anzi saremo i primi a ritenere più giusta una soluzione politica da consumarsi in aula con una mozione di sfiducia nei riguardi del sindaco e della sua giunta. Rimescolare le carte e andare al voto è la via più logica e più seria da perseguire nell’immediato (Gino Schirosi-Antonella Greco-Enzo Mariello).”

 
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